Solidarietà e preghiera! – La ruota bucata al lunedì mattina! – Passare alla storia per i gabinetti! – I buoni propositi. – Che ora è?…LE PAGINE DI GIORGIO CORTESE

Solidarietà e preghiera!
Solidarietà e preghiera alle vittime dell’attentato in Nuova Zelanda. Contro il vile attentato ad esseri umani che stanno pregando non ci sono parole per giustificare un così vile assassinio. Profondo dolore e solidarietà ai fratelli musulmani e alle loro famiglie. Nel mondo Non esistono né stranieri né ospiti, né cristiani né musulmani, né bianchi né neri, ma esistono solo uomini e donne in cammino verso l’unità della famiglia umana! Occorre impegnarci tutti a seminare la pace ed estirpare la mala pianta del razzismo! Pace, salam.‎تعازينا الحارة لأهالي ضحايا الهجوم في نيوزيلندا. ضد الهجوم الجبان على البشر الذين يصلون، لا توجد كلمات لتبرير مثل هذا الاغتيال الخسيس. ألم عميق وتضامن مع الإخوان المسلمين وعائلاتهم.
‎في العالم لا وجود لا للاجانب ولا لضيوف ، ولا للمسيحيين ولا للمسلمين ، ولا للأبيض ولا للأسود ، ولكن يوجد سوى رجال ونساء في طريقهم إلى وحدة الأسرة البشرية! يجب علينا جميعًا أن نلزم أنفسنا ببث السلام ونزع جذور العنصرية الشريرة!

Il vero volto della vita è un braciere. Di un braciere la vita ha il calore che scalda più di mille fuochi

La ruota bucata al lunedì mattina!
La vita riserva sempre delle sorprese e di alcune se ne farebbe a meno, come quella di trovarsi al lunedì mattina nel prendere l’auto dalla rimessa e trovarla con una gomma bucata! Penso che nella vita bisogna mettere un punto a qualsiasi cosa capiti, costi quel che cosi e di ripartire da capo, e meno male che ero ancora a casa e sono riuscito a pulirmi le mani. Insomma certi giorni la strada si fa da subito in salita, questo è il bello della vita fatta di fatica e gioie, di relazioni, di mete e obiettivi da costruire. Attimo per attimo, giorno dopo giorno. Vedendo la ruota a terra ho sorriso senza accorgermene, forse dev’essere così che si ricomincia. Penso che ogni giorno c’è una nuova opportunità per ricominciare. Ogni giorno è sempre il nostro personale compleanno dove non possiamo tornare indietro e ricominciare da capo, ma possiamo andare avanti, sempre per decidere il finale. Penso che sia importante ricominciare ogni attimo il viaggio della vita per tracciarvi nuovi cammini. E’ importante imparare l’arte del brindare alle porte che si chiudono, alle strade che si interrompono, alle storie che si concludono, perché è nella fine delle cose che si annidano i nuovi inizi e ricomincia tutto. Penso che siamo simili a delle matite e ogni giorno abbiamo a disposizione un foglio bianco e la voglia di ricominciare dal primo rigo e forse divento vecchio quando non ho più voglia di ricominciare. Insomma il vero lieto fine è non smettere mai di ricominciare.
Favria, 27.03.2019 Giorgio Cortese

Certe persone sono così presuntuose che per scattarsi una selfie fotografano la volta celeste!

Passare alla storia per i gabinetti!
Un po’ storia un po’ leggenda, i vespasiani devono il loro nome all’imperatore Tito Flavio Vespasiano, l’uomo che tra l’altro fece progettare il Colosseo, inaugurato dal figlio due anni dopo la sua morte. I vespasiani, cioè i gabinetti pubblici, esistevano già prima del regno di Tito Flavio ma fu lui a decidere di sottoporli a tassazione. L’imposta era dovuta dai cosiddetti fullones, coloro che lavavano e smacchiavano le vesti, i quali ricavavano ammoniaca dalle urine passate dai romani nei bagni dell’impero. L’urina veniva acquistata dagli artigiani e si dice che, dalla decisione di tassarla, derivi l’antico detto latino “pecunia non olet”, il denaro non puzza, che sarebbe stato la risposta fornita dall’imperatore al figlio Tito, quando questi lo criticò per il provvedimento preso. Fatto sta che le latrine pubbliche, con il passare del tempo, furono chiamate vespasiani e il termine è arrivato senza variazioni ai giorni nostri. Certamente non durante la sua vita, ma dopo la sua morte. L’imposta che l’imperatore volle sui bagni si chiamava centesima venalium ed era estesa anche agli orinatoi che i lavandai collocavano all’esterno delle loro attività commerciali: ognuno poteva fare la pipì all’interno dei vasi e anche quella veniva tassata, tanto che Tito Flavio Vespasiano si guadagnò la fama di avaro. Una curiosità, a Roma c’erano moltissime latrine pubbliche. I cives tra l’altro avevano un senso del pudore diverso dal nostro e non si vergognavano di fare i propri bisogni in presenza di altre persone. Certo che passare alla storia per dei gabinetti non è il massimo!
Favria, 29.03.2019 Giorgio Cortese

Molta gente confonde la pazienza con debolezza. La pazienza è la capacità di controllare una grande energia vitale senza farsene travolgere, ma indirizzandola a un fine

I buoni propositi.
Sono passati 89 giorni dall’inizio dell’anno e credo, che molti dei buoni propositi fatti all’inizio dell’anno sono evaporati. Specialmente quelli che mi avevo imposto “ogni giorno”. La perseveranza quotidiana non è facile ed è molto esigente. La perseveranza mi serve come quotidiana bussola per comprendere cosa conta veramente ogni giorno da quello che posso fare o non fare. Se tolgo i bisogni elementari di mangiare, bere, dormire, poi lavorare penso che dopo dare tempo alla famiglia conta tanto, per me ricevere e donare parole o atti concreti di vicinanza ai miei simili. Per me leggere e scrivere sono importanti come donare il sangue e tempo per gli altri nonostante la mia piccolezza umana e fragilità. Certo dei buoni propositi cercano di svaporare nell’animo, ma ci metto tutto l’impegno per riscriverli con l’inchiostro della quotidiana passione.
Favria, 30.03.2019 Giorgio Cortese

Dona il sangue, diventa un eroe nel quotidiano. Vieni a donare mercoledì 10 aprile a Favria cortile interno del Comune ore 8-11,20. Abbiamo bisogno di Te!

Che ora è?
Domandare a che ora è sembra banale, ma nell’Ottocento con lo sviluppo delle ferrovie divenne essenziale tra gli Stati fissare degli orari per determinare una partenza è un arrivo certo dei mezzi ferroviari.. Dopo accesissime discussioni la Terra venne divisa in 24 fusi orari, ogni divisione corrispondeva un’ora, dato che ogni 24 ore la terra ruota di 360° sul proprio asse. Venne preso il meridiano di Greenwich come partenza dato il potere allora dell’Inghilterra ma quest’orario è puramente teorico perché molti Stati non sono mai adottati e non c’è nessuno, meglio non c’è nessun ente mondiale che decide che ora è. Pensate che la Corea del Nord a un quarto d’ora di differenza rispetto alla Corea del sud e al Giappone per rimarcare la propria diversità. Il Nepal ai piedi dell’Himalaya per sottolineare la sua distanza tra la Cina e l’India, per distinguersi a un quarto d’ora di differenza da quello indiano che un suo unico fuso orario. La Spagna per distinguersi dall’Inghilterra aveva nel secondo conflitto mondiale lo stesso fuso orario della Germania, finita la guerra la Spagna intorno all’ora precedente. E gli spagnoli si adeguarono spostando un’ora della cena. Come si vede il problema non è del tempo ma politico: chi stabilisce il tempo di quale luogo debba valere per tutti gli altri? Insomma ogni Sato sovrano rispetto al fuso orario cioè l’ora che il mio orologio segna, e difficile allora chiedere che ora è. Ma devo ricordami che passiamo all’ora legale e devo mettere avanti le lancette dell’orologio di 1 ora!
Favria 31.03.2019 Giorgio Cortese

Per certe persone l’ora legale è un problema, perché non riescono a mettere avanti il gallo di un 1 ora!
giorgioCorte