Sembrerebbe probabile la tendenza al miglioramento dalla pagina FB di Fausto Tomei

In questo momento di grande tragedia che coinvolge l’intera umanità, dove le brutte notizie sono all’ordine del giorno, mi piace condividerne una, apparentemente buona che mi giunge dalla pagina FB di Daniele Cat Berro che già nella giornata di ieri preannunciava una probabile tendenza al miglioramento.
dalla pagina FB di Daniele Cat Berro:
Aggiornamenti incoraggianti, ma occorrerà tenere duro ancora per settimane, per non vanificare i sacrifici fatti finora.
Fausto Tomei, modellista ambientale ad ARPA Emilia Romagna:
“Questo è forse il giorno che aspettiamo da un oltre un mese, il giorno per cui un intero paese ha deciso di congelare ogni suo battito. Il giorno in cui morti e terapie intensive sono inferiori al giorno precedente, in cui si può affermare che il virus ha iniziato a scomparire più velocemente di quanto si diffonda. Solo altri due paesi al mondo, sino ad ora, hanno registrato un giorno simile: la Cina e la Corea del sud.”

Quanto segue ora è invece  tratto dalla pagina FB di di Fausto Tomei
FLESSO – aggiornamento 2 aprile di Fausto Tomei

Ieri ho avvertito il bisogno di dare una buona notizia, non si può lasciare un intero paese chiuso in casa senza rassicurarlo che i suoi sforzi, enormi, stanno dando risultati.
E’ stato un rischio, ma il flesso è confermato.

Pur con un rimbalzo odierno, continuiamo ad allontanarci dalla crescita lineare dei giorni scorsi. Certo la discesa parte lentissima ed il traguardo, il punto di saturazione, è impossibile da stabilire.

Ricordo che quella che stiamo generando, con i nostri sforzi, è una frenata artificiale: il virus, se nessuno se ne curasse, crescerebbe seguendo la curva rossa del primo grafico. O più probabilmente seguirebbe la curva gialla, con crescita giornaliera del 23%, prodotta dalle prime misure di attenzione e di igiene che abbiamo assunto subito dopo Codogno.
Lo stesso tasso di crescita che sta seguendo attualmente in tanti paesi del mondo.

Nel secondo grafico vediamo l’andamento giornaliero di decessi e terapie intensive in tutta Italia (linea nera) ed escludendo la Lombardia (linea rossa). La discesa sembra più evidente comprendendo la Lombardia, mentre è più lenta a partire nel resto d’Italia. E’ coerente con le misure di lockdown, che sono iniziate prima in Lombardia.
Ricordiamo che, come abbiamo visto i giorni scorsi, la linea nera è purtroppo sottostimata, probabilmente a partire dal 12 marzo e sino almeno al 26 marzo, per via dei tanti decessi che il sistema sanitario lombardo non è riuscito a prendere in carico. Oggi dai primi dati dell’Istat sembra che il numero reale dei decessi in marzo, causati dal coronavirus, potrebbe essere il doppio di quelli registrati.

Ma anche oggi il grafico più incoraggiante è il terzo, quello sul rapporto tra tamponi effettuati e positivi riscontrati. I tamponi effettuati tra ieri ed oggi sono stati quasi 40 mila (linea nera, asse verticale a sinistra) e la percentuale di positivi riscontrati è stata l’11.7% (line rossa, asse a destra). Continuando così potremmo scendere sotto il 10%, come era all’inizio dell’epidemia, indice che stiamo facendo un buon lavoro.

Alcune notizie in proposito mi arrivano da Federico Grazzini in Germania: i tedeschi stanno cercando di identificare tutti i positivi e, per ottenere questo scopo, progettano di fare mezzo milione di tamponi a settimana. Certo loro producono i reagenti che servono per l’analisi: una buona cosa da chiedere, alla solidarietà europea, è questa.
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92244072_10156869249786123_4224640638206869504_ovai alla pagina FB di Franco Tomei