Pont, ora la tassa dell’Imu anche su prati e campi

tratto dalla Sentinella del Canavese di Ornella De Paoli
PONT. I pontesi dovranno pagare l’Imu anche su prati e campi di montagna, fino ad ora esenti. Nel territorio comunale di Pont, infatti, i terreni che si trovano a mille metri di altitudine, come quelli non distanti dalla zona di Mont Pont e di altre frazioni, sono paragonati a quelli pianeggianti del fondovalle. Secondo la nuova normativa, che individua i Comuni dove, dal 2014, si dovrà pagare l’Imu sui terreni agricoli, per il solo fatto che il centro del Comune di Pont si trova a 451 metri di altezza, tutto il territorio comunale è soggetto all’imposta . E poco importa se gran parte delle aree agricole si trovano al di sopra dei 600 metri, altitudine oltre la quale non si applica l’Imu sui terreni agricoli. Stessa sorte tocca agli sparonesi (Sparone si trova a 562 metri sul livello del mare), mentre i locanesi continueranno a non pagare l’Imu sulle aree agricole poiché il capoluogo, Locana, è situato a 613 metri di altitudine.

La nuova norma ha sollevato un mare di proteste,anche per via dell’imminente scadenza per il pagamento, fissata al 16 dicembre ed ora prorogata,probabilmente, al prossimo 26 gennaio. «Questa è l’ennesima imposizione statale che arriva all’ultimo minuto. Lo Stato ha previsto da questo nuovo gettito 350 milioni di euro che decurterà, e lo ha già fatto, dai bilanci comunali – osserva il sindaco Paolo Coppo -. Per Pont significa un taglio di 18 mila euro dei trasferimenti, pari all’entrata, stimata dallo Stato, dell’Imu sui terreni agricoli». A Pont, il calcolo per il pagamento dell’imposta deve essere effettuato con l’aliquota del 7,6 per mille (esenti imprenditori agricoli e coltivatori diretti), ma per tanti proprietari la somma da versare potrebbe essere molto bassa, inferiore a 5 euro. «In questo caso non dovranno pagare nulla – spiega Coppo -. Il problema,però, è che in molti rischiano di dove pagare una parcella, al professionista che fa il conteggio, più alta della cifra da versare. Certo è che le menti che cercano di sanare il bilancio dello Stato avrebbero fatto prima a decurtare solo il trasferimento al Comune e non dire che il Comune stesso potrà rivalersi sui cittadini già sapendo che così non è, almeno in gran parte. Si sarebbero evitati disagi alla cittadinanza ed inutili allarmismi».

Intanto, l’amministrazione comuale di Pont Canavese, considerato che l’adempimento tributario non rispetta i termini di legge previsti per il versamento, non applicherà sanzioni ed interessi per ritardato pagamento sui versamenti relativi ai terreni agricoli effettuati entro il 16 giugno 2015.