PONT, «ArMonicamente» per fare del bene nel ricordo di Monica tratto da Quotidiano Canavese

ArMonicamente è il concerto dell’Accademia Filarmonica Aldo Cortese di Pont Canavese dedicato alla memoria di Monica Ghiglieri, scomparsa prematuramente nel 2014. Monica ha dedicato buona parte della sua vita alla musica suonando in diverse compagini, prima fra tutte l’Accademia Filarmonica Aldo Cortese di Pont Canavese. Ed è così che il modo migliore per ricordarla e celebrare la sua memoria è attraverso la musica. Per l’occasione la Filarmonica di Pont sarà arricchita dai numerosi amici musicisti che hanno scelto di prendere parte al concerto formando così un gruppo di circa 60 elementi.
Tra questi, alcuni nomi di spicco si esibiranno in brani solistici: Devid Ceste, primo trombone dell’Orchestra Rai; Pietro Marchetti, ex direttore della Filarmonica e professore di sassofono al Conservatorio di Torino; Fabrizio Montagner, violinista e Gianluigi Petrarulo che, oltre a dirigere la serata, dedicherà un assolo con la sua tromba.
Non solo musica, però. La passione di Monica per lo sport l’ha portata a giocare per diversi anni nella squadra femminile di calcio a 5 di Pont Canavese. Molte le amicizie nate in questo periodo e molti i ricordi che torneranno alla mente durante la serata grazie alle amiche che prenderanno parte all’evento. Si aggiungono, inoltre, le danzatrici del corpo di ballo della ASD Polisportiva Pontese 2.Al le quali hanno coreografato alcuni brani che verranno eseguiti durante la serata.
Musica, danza, ricordi, il tutto ArMonicamente intrecciato in un susseguirsi di brani senza soluzione di continuità. Per rendere tangibile il ricordo e per lasciare un segno concreto e utile, durante l’evento verranno raccolti fondi per la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. Costituita nel 1986 per offrire un contributo significativo alla sconfitta del cancro attraverso la realizzazione in Piemonte di un centro oncologico, l’Istituto di Candiolo, la Fondazione basa la sua sostenibilità esclusivamente su fondi da privati. L’Istituto di Candiolo è l’unico centro di ricerca e cura del cancro italiano realizzato esclusivamente attraverso il sostegno di oltre 300 mila donatori privati che, grazie alla loro generosità, ne hanno fatto un centro di rilievo internazionale.
«Eventi di raccolta fondi come questo sono fondamentali per lo sviluppo scientifico e per stare al passo coi tempi – Massimiliano Valente, responsabile eventi della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro – alcune attrezzature risultano obsolete dopo appena tre anni e, per sconfiggere il cancro, obiettivo della Fondazione, è necessario rinnovarsi continuamente». Valente aggiunge, inoltre, che è importante mantenere un legame stretto col territorio e puntare al sostegno dei privati cittadini perché «sostenere fa bene perché fai del bene».
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