Polemiche per l’intitolazione di VIA MARCONI

Polemiche per l’intitolazione di un tratto di via Marconi a Modesto Sandretto
UNA PETIZIONE DEI RESIDENTI NELLA VIA CONTRO IL CAMBIO DI NOME:
“IL COMUNE NON CI HA INFORMATI PRIMA DI DECIDERE”
( da IL RISVEGLIO POPOLARE del 11 settembre 2014)

PONT  CANAVESE – Quello che doveva essere semplicemente un giorno di festa per il paese di Pont Canavese, con la prevista riapertura al pubblico del Museo della Plastica e di nuovi spazi espositivi (messi a disposizione dalla famiglia Sandretto) all’interno della storica ex-Manifattura Soana, è invece diventato motivo di un durissimo scontro tra l’amministrazione comunale ed un nutrito ed agguerrito gruppo di cittadini che risiedono proprio nel tratto di strada che conduce all’ingresso dello stabilimento pontese.
Tratto di strada che, dall’ormai lontano 1939, è denominato via Guglielmo Marconi, ma che ora la giunta comunale presieduta dal sindaco Paolo Coppo ha deciso intitolare in parte (dall’incrocio con via Roscio e l’entrata delle scuole elementari fino alla porta di ingresso della fabbrica) al defunto industriale pontese cavalier Modesto Sandretto.
Con una delibera dello scorso 28 luglio (pubblicata all’albo pretorio on-line solo alla fine di agosto) la Giunta comunale di Pont ha infatti deciso di cambiare nome al tratto di via Marconi corrispondente di fatto alla strada provinciale per la valle Soana, comunicandolo ufficialmente alle circa sessanta famiglie residenti con una lettera recapitata a distanza di solo una decina di giorni dalla manifestazione di inaugurazione ufficiale della nuova denominazione della via (la quale diventerà operativa a tutti gli effetti però solo dal prossimo 1° gennaio).
Quello che forse gli amministratori comunali non si aspettavano è stata però la reazione immediata e determinata di una buona parte degli abitanti del tratto di via Marconi destinato a cambiare nome, che con una petizione inoltrata in Comune all’inizio della scorsa settimana, corredata di oltre 70 firme, esprimevano il loro “ dissenso circa la decisione presa dalla Giunta comunale, senza aver preventivamente informato la popolazione residente dell’intenzione di apportare tale parziale variazione toponomastica, averne quindi valutato i pareri e l’interesse della comunità a dare priorità a tale proposta e, non ultimo, aver informato la popolazione dei disagi e costi che inevitabilmente saranno conseguenza e colpiranno i cittadini interessati”.
I firmatari della petizione chiedevano pertanto all’amministrazione comunale di “retrocedere dalla decisione intrapresa”, pur restando favorevoli ad intitolare alla memoria del cavalier Modesto Sandretto qualcosa di “alternativo” (come ad esempio la piazzetta antistante l’ingresso dello stabilimento), “ senza variare la denominazione toponomastica di un tratto della esistente via G. Marconi”.
Ricevuta la suddetta petizione il sindaco Paolo Coppo convocava prontamente i cittadini per un pubblico dibattito, tenutosi nella serata dello scorso mercoledì, che presto si è però trasformato in scontro aperto tra l’amministrazione comunale ed i residenti in quel tratto di via Marconi.
Il sindaco, presente alla riunione insieme ad alcuni assessori e consiglieri di maggioranza (assenti del tutto invece i membri delle due minoranze consigliari), assicurava che gli uffici comunali si sarebbero occupati direttamente di tutte le incombenze burocratiche e dei costi (se non dei disagi) connessi alla variazione di indirizzo dei circa 120 cittadini interessati: ma questo non sembra esser stato evidentemente sufficiente a smorzare i toni a tratti abbastanza coloriti della protesta.
Per il momento comunque pollice verso alla richiesta di revoca o di modifica sostanziale della delibera di Giunta (che il sindaco ha precisato essere stata assunta con il preventivo parere unanime favorevole dei consiglieri comunali di maggioranza e minoranza), e via libera dunque alla cerimonia di inaugurazione ufficiale di via cavalier Modesto Sandretto, che si è infatti svolta regolarmente domenica scorsa.
I firmatari della petizione si riservano però di ricorrere anche all’autorità giudiziaria se non saranno prese in considerazione le loro osservazioni, ma il sindaco Coppo appare tranquillo : “Aspetto di sapere di quale reato verrà accusata l’amministrazione comunale” è infatti il suo laconico commento a tale proposito.
Marino  Pasqualone

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