Torre di Lavina 3308 m
toponomastica
La torre di Lavina facilmente riconoscibile per la
sua forma elegante, in particolar modo dalla pianura, e` costituita da due vette ben distinte: la Sud 3308 m. e la Nord 3274 m. Dalla vetta piramidale,scendono tre creste: a Nord verso il colle di Acque Rosse, in direzione sud-est verso il colle della Cadrega e verso Sud Ovest verso il colle di Bardoney Sebbene possa essere salita attraverso diversi itinerari con difficolta' differenti, nessuno degli itinerari per salire questa vetta e` da ritenersi banale. Qui di seguito verra' descritto un itinerario dalla valle di Campiglia ed un altro piu impegnativo dal vallone di Forzo. Ulteriori, innumerevoli itinerari per salire questa stupenda vetta li troverete nella Guida dei monti d'Italia - GRAN PARADISO ed. TCI |
salendo verso le grange del Rancio veduta sulla Torre di Lavina |
Dalla valle di Campiglia
Località di partenza : Campiglia Soana m
1350
Dislivello: m 1958
Tempo di salita: 7 h
Cartografia : enrico editori Ivrea 1/50000 - IGM f. 42, tav.
Valprato Soana
Bibliografia : Guida dei monti d'Italia di E.Andreis,R.
Chabod, M.C. Santi GRAN PARADISO ed. TCI
Da Campiglia salire attraverso la strada sterrata fino al Pian Azzaria e quindi su
mulattiera raggiungere le Grange Barmaion 1651, baite
Araman 1722, baite Tenson 1859. Attraversato il Rio del rancio, raggiungere le baite
giardino del Rancio a quota 2152 m. (1h45'), quindi le baite del Rancio di Sopra a
quota 2240 m . (3h50')
A quota 2740 circa dove la mulattiera si biforca, piegando a sinistra (Sud) raggiungere in
breve il Colle di Acque Rosse 2947 (ore 4 h 35). Proseguire su ampi pendi e giungere alla
base del canalone, quindi al colletto quotato 3245 m, da dove per rocce disgregate,
pervenire attraverso la cresta sulla punta nord (ore 7)
Dalla valle di Forzo L'itinerario qui di seguito segnalato e` uno dei piu interessanti che si possano compiere per salire la vetta dalla Valle di Forzo. La salita per la costola centrale e ` stata vinta da G.A. De Petro nel Settembre del 1917. Località di partenza : Bivacco Davito 2360 m Dislivello: 948 m Tempo di salita: 4h 30 ' Attrezzatura: corda, alcuni chiodi e moschettoni Cartografia : enrico editori Ivrea 1/50000 - IGM f. 41, tav. Torre del gran San Pietro Il parco Nazionale del Gran Paradiso di Giulio Berutto - Ed. Istituto Geografico Centrale - Torino Guida dei monti d'Italia di E. Andreis, R. Chabod, M.C. Santi - GRAN PARADISO ed. TCI |
dalla piatta di Lazin
veduta sulla torre di Lavina |
Raggiunto il Bivacco Davito attraverso
l'itinerario descritto negli itinerari escursionistici, proseguire su erba e
pietraie in direzione del colle di Bardoney per circa 1/2 ora. Raggiungere attraverso un
ampio semicerchio i piedi della parete SSO , quindi attraverso facili cenge
erbose, obliquando verso destra, portarsi sopra il salto basale della parete SSE.
Superata la prima costola, per erba e facili roccette
raggiungere l'attacco della seconda. L'arrampicata inizia portandosi sul filo di
cresta che si segue fedelmente con diversi passaggi su roccia salda e ricca di
appigli.
Verso la meta' della cresta s'incontra una breve placca (III +) . Raggiunto
il cengione sotto la vetta, proseguire ancora per una decina di metri, quindi
piegare a sinistra e su blocchi irregolari attraversare il canale fra la prima e la
seconda costola. Superare una breve bastionata in prossimita' della prima costola e
raggiungere la vetta (4h30')
Discesa: Conviene scendere al colle di Acque Rosse (valle di
Campiglia) e attraverso la mulattiera raggiungere il colle della Cadrega,
collegandosi quindi all'itinerario di salita.