Piamprato 1550 m - Grangia
La Reale 2095 m (toponomastica)
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Colle Larissa 2584 m (toponomastica) -
Lago Larissa 2486 m
Dislivello: 1130
m - Difficolta': E Caratteristiche: sentiero agevole, abbastanza ben segnato Tempo: 4 ore - Periodo consigliato: giugno-settembre Carte: IGC 1:50.000, Ivrea, Biella e bassa Valle d'Aosta/Gran Paradiso scala 1/50.000 Enrico editori Ivrea Accesso: in auto, da Pont Canavese si percorre la provinciale n. 47 per Campiglia fino a Valprato Soana, dove si devia a destra sulla provinciale per Piamprato; si parcheggia nel piazzale antistante la chiesa. Gita molto bella per i panorami che si presentano dal colle. Un ottimo diversivo é la salita alla Cima Beccher, per la quale si rimanda alla descrizione al termine dell'itinerario. Seguendo la provinciale ci si inoltra nell'abitato: superate le ultime case la strada diviene sterrata e la si percorre fino al termine. Si continua su sentiero e poco dopo, superato un ruscello, si arriva nei pressi del torrente. Qui, durante l'alluvione del settembre 1993, il sentiero è franato; per aggirare la piccola collinetta di fronte è necessario percorrere i prati sulla destra, attraversando il ruscello in una zona sempre un po' paludosa. |
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Ripreso il tracciato originale, si prosegue
costeggiando il torrente in direzione della Grangia Ciavanassa 1865 m (1.15 ore); da qui
il percorso sale alla grangia superiore e continua verso la parete di roccia sovrastante.
L'itinerario gira poi a sinistra, per portarsi in un ampio e ameno valloncello. Arrivati
al fondo, in una conca cosparsa di sassi, si attraversa il torrente, si risale sulla
sponda opposta e dopo pochi metri di prato, procedendo verso destra, si riprende il
sentiero; dopo un breve tratto il sentiero svolta a sinistra e conduce all'Alpe La Reale
2095 m (45 mm.; 2 ore). |
Dal colle, scendendo sul versante opposto lungo la
mulattiera, in circa 30 mm. si arriva al Lago Larissa. La discesa è per l'itinerario di salita.
Variante per la salita alla Cima
Beccher 2945 m - Dall'ultimo ripiano prima di attraversare il torrente
a quota 2450, si devia verso sinistra risalendo, senza percorso obbligato, l'ampio vallone
sino ad oltrepassare la Cima del Rospo (sempre sulla sinistra). Si continua a salire per
prati e sfasciumi verso la cresta (tenendosi a monte di un ripido canale) che termina in
un colletto. La vetta, poco evidente, è segnata da tre ometti (4.15 ore); da essa si ha
un magnifico panorama dal Monte Rosa al Gran Combin, sull'Emilius e La Tersiva (imponente
per la sua vicinanza) e - dalla parte opposta - dal Gran Paradiso sino alle Alpi Marittime
e al Monviso. |