Nuovi incendi boschivi tra Pont e Cuorgne’ di Marino Pasqualone

Da Campore a Voira: per fortuna e’ arrivata la neve
(da IL RISVEGLIO POPOLARE del 7 dicembre 2017)
Questa volta ci ha pensato la natura, con la nevicata che sabato scorso 2 dicembre ha imbiancato le valli e inizialmente anche la pianura canavesana, a porre fine agli incendi boschivi frutto della follia umana che, per alcuni giorni, la scorsa settimana hanno nuovamente creato apprensione all’imbocco della bassa valle dell’Orco.
Fin da mercoledì sera, infatti, nuovi focolai innescati con ogni probabilità da finora ignoti piromani avevano iniziato ad accendersi nei boschi sopra la frazione Campore di Cuorgnè, dilagando poi lungo la montagna che sale alla frazione Formiero di Pont e ad Alpette.
Il giorno seguente, alimentato anche dal forte vento, l’incendio si era esteso all’impervia zona di Oltreorco di Pont, dove sono presenti anche alcuni tralicci dell’alta tensione, e solo l’intervento tempestivo di numerose squadre di vigili del fuoco, volontari AIB e di ben due elicotteri ed un aereo Canadair erano riusciti momentaneamente ad arginarne la diffusione.
Ma, nel tardo pomeriggio di giovedì, ecco che altri focolai si accendevano improvvisamente sul versante opposto della valle all’imbocco delle curve di Voira, dilagando poi velocemente nella vegetazione secca che ricopre l’intero versante della montagna, sia verso le prime case della frazione Salto e poi anche in direzione di Navetta di Cuorgnè.
E quella tra giovedì e venerdì scorsi è stata una notte di incessante battaglia contro le fiamme che, in alcuni casi, sono arrivate a lambire case e costruzioni agricole, mentre un denso fumo avvolgeva a tratti sia Pont che Cuorgnè, tanto che il sindaco della cittadina cuorgnatese Beppe Pezzetto venerdì 1° dicembre ha deciso di chiudere precauzionalmente le scuole elementari di frazione Salto.
Nonostante il peggio fosse passato, ancora nella serata di venerdì diversi focolai continuavano ad ardere sia nella zona di Voira come ad Oltreorco di Pont, e solo la neve che ha iniziato a cadere nella notte e poi, più copiosa, nella mattinata di sabato 2 dicembre, è riuscita ad avere definitivamente ragione della fiamme e far rientrare l’emergenza.
E’ questo dunque il secondo incendio di grosse dimensioni che ha interessato la valle dell’Orco in meno di un mese, dopo quello ancora più devastante che ha bruciato ettari di boschi sulle montagne tra Ribordone, Sparone e Locana: l’unica nota positiva è che stavolta i mezzi aerei sono intervenuti in modo molto più celere e massiccio rispetto a quella precedente, riuscendo così a limitare la diffusione dell’incendio.
Marino Pasqualone
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