Ma che cosa è il midollo osseo? A che cosa serve? – Nutella. – Fare bene il bene! – Concerto per violino! – Donare il sangue – Il precetto! – Gheddo! – Supercalifragilistichespiralidoso! – La metamorfosi della svastica. – Fonte castalia…LE PAGINE DI GIORGIO CORTESE

Ma che cosa è il midollo osseo? A che cosa serve?
Il Midollo Osseo (M.O.) non è il Midollo Spinale! Il Midollo Osseo fa parte del tessuto sangue, spesso è chiamato appunto sangue midollare, ed è costituito dalle cellule staminali emopoietiche (CSE).Queste cellule sono le cellule madri, le cellule progenitrici dei globuli rossi, dei globuli bianchi e delle piastrine che normalmente circolano nel nostro sistema sanguigno . Il compito di queste CSE è quello di rimpiazzare appunto le cellule del sangue che periodicamente, al termine del loro ciclo vitale, vanno a morte. Il Midollo Osseo si trova nelle ossa piatte del nostro organismo che sono rappresentate da: le ossa del cranio, le ossa del bacino. Appurato che il Midollo Osseo non ha niente a che vedere con il Midollo Spinale presente nella colonna vertebrale che invece è composto, tra l’altro, da cellule nervose che sono cellule perenni, cioè che non sono capaci di riprodursi. Questa caratteristica rende impensabile la loro donazione. Per questo mi piace sottolineare che con la donazione del Midollo Osseo non si rischia di rimanere paralizzati, di perdere l’uso degli arti. Purtroppo ci sono persone affette da malattie, soprattutto malattie del sangue: leucemie, aplasie midollari, talassemie, nelle quali queste cellule staminali emopoietiche, di cui ho accennato prima, funzionano male o non funzionano affatto e perciò la sopravvivenza del malato è compromessa. In molti di questi casi dopo aver tentato invano vari approcci terapeutici con i farmaci o con l’autotrapianto di midollo osseo prelevato al paziente nei periodi di remissione della malattia, non rimane altro che la sostituzione, tramite il trapianto, delle cellule staminali del paziente con quelle sane di un donatore. Da stime sanitarie solo in Italia, circa un migliaio di persone ogni anno, di cui quasi la metà bambini, possono trovare giovamento da questo tipo di intervento. Quasi tutti possiamo diventare donatori di midollo osseo. Per entrare nel Registro nazionale dei donatori, collegato con quello internazionale i requisiti sono: avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, avere un peso corporeo di almeno 50 chili e godere di buona salute. Per iscriversi è necessario un primo screening con prelievo di saliva o di sangue per procedere con la tipizzazione, ovvero la caratterizzazione del profilo genetico, necessaria per verificare l’eventuale compatibilità con un paziente. Se non risultano controindicazioni si entra a far parte ufficialmente del Registro Ibmdr diventando potenziali donatori di midollo osseo. Nel registro si resta fino all’età di 55 anni. Il limite dei 55 anni, introdotto a tutela del donatore e del paziente, non vale per i donatori familiari, che possono donare anche se hanno un’età superiore. Pensate che nel mondo ci sono più di 10 milioni di DMO, in Italia sono oltre 340.000. Dal 1989 al 2006 in Italia 1733 DMO hanno donato a favore di 1182 pazienti italiani e 551 esteri; mentre nello stesso periodo 2833 donatori esteri hanno donato per altrettanti pazienti italiani. Ma tutto questo non basta ancora: ce lo dimostrano purtroppo le tristi storie che leggiamo quasi quotidianamente di tante, troppe persone che muoiono, spesso perchè non hanno trovato un donatore compatibile.
Favria, 4.02.2019 Giorgio Cortese

Il dono più bello molte volte è nei piccoli gesti vieni a donare Ti aspettiamo venerdì 8 febbraio ore 8-11,20 cortile interno del Comune a Favria. Abbiamo bisogno di Te per salvare una vita

Nutella.
“Nutella omnia divisa est in partes tres. Unum: Nutella in vaschetta plasticae. Duum: Nutella in vitreis bicchieribus custodita. Treum: Nutella sita in magno barattolo”. Il frammento qui riportato, scritto in un latino maccheronico a fine ludico, in cui riecheggia fortemente il celeberrimo incipit del De bello gallico di Giulio Cesare, di Riccardo Cassini è piuttosto esemplificativo di quanto la Nutella, nel corso della sua storia, da prodotto si sia trasformata in un vero e proprio fenomeno di costume. Oggi 5 febbraio ricorre il Nutella day, giornata nata nel lontano 2007, quando la blogger americana Sara Rosso decise di fare un grande omaggio al prodotto a base di nocciole e cacao, stabilendo che il 5 febbraio fosse la giornata mondiale della Nutella. La Nutella è nata dall’idea di Pietro Ferrero, un pasticcere piemontese, che creò una pasta dolce con nocciole, zucchero e il poco cacao disponibile. La battezzò “Giandujot”, come una celebre maschera torinese. Era il 1946, ma negli anni ’50 il nome cambiò, per diventare “SuperCrema”.
Favria 5.02.2019 Giorgio Cortese

Un piccolo gesto può aiutare a salvare una vita. Un gesto semplicemente importante. Ti aspettiamo venerdì 8 febbraio ore 8-11,20 cortile interno del Comune a Favria. Donazione sangue. Abbiamo bisogno di Te per salvare una vita!

Fare bene il bene!
Il bene assume il suo valore più alto in quelle occasioni in cui non ci si rende conto che si sta facendo del bene. Non si è mai tanto buoni quanto nelle occasioni in cui non ci si rende conto di essere buoni. Ossia, come direbbe il grande Sufi: “Un santo è tale finché non viene a saperlo! ?” Vieni a donare venerdì 8 febbraio ore 8-11,20 cortile interno del Comune a Favria. Abbiamo bisogno di Te per salvare una vita
Favria 6.02.2019 Giorgio Cortese

Dona il sangue salva una vita! Vieni a donare Ti aspettiamo venerdì 8 febbraio ore 8-11,20 cortile interno del Comune a Favria. Abbiamo bisogno di Te per salvare una vita

Concerto per violino!
Il compositore russo Cajkovskij è conosciuto per le sue opere più note , Il lago dei cigni o Lo schiaccianoci, ma del suo unico concerto per violino, . Un bellissimo concerto che personalmente ogni volta che lo ascolto mi fa sognare ad occchi aperti. Il Concerto da subito ha suscitato aspre critiche., un critico tedesco l’aveva addirittura definito “musica puzzolente”. Una critica curiosa, e mi sono chiesto l’origine di tutto questo astio. Certo la musica di Čajkovskij rompeva completamente con la tradizione classica, tanto cara al pubblico russo e soprattutto germanico. Praticamente se ne fregava di qualsiasi modello autorevole e inventava sempre nuove forme espressive. Questo Concerto, tra l’altro, pare che presenti infinite difficoltà tecniche incontrate raramente nelle partiture che hanno scoraggiato decine di violinisti contemporanei. Adesso è diventato quasi un pezzo base del repertorio di un violinista che si rispetti. Il concerto all’inizio dopo una piccola introduzione, il violino solista entra, nel primo movimento, con una breve cadenza, per poi esporre il tema. L’atmosfera che si viene a creare è distesa e per me, sognante. Mi permetto di dire che quella del violino non mi pare una semplice melodia, è un canto e ogni volta che lo ascolto mi viene voglia di lasciarmi andare ad occhi aperti. Cavalco il sogno che poi esplode insieme all’orchestra nel travolgente finale. Il secondo movimento è molto bello e riflessivo. Qui il violino solista si incastra in un’atmosfera intima, creata da un’orchestra che mi pare sognante, e intona un lamento rassegnato ripreso più volte dal flauto. Qui smetto di sognare e ritorno con i piedi per terra e affrontare la dura realtà. Ma è il terzo movimento che prediligo. Qui mi sembra di essere catapultato dentro ad una festa, di pura allegria con il violino solista che esegue corse funamboliche per tutto il suo registro, senza lasciare un attimo di pausa, ed il mio animo sorride contento a tutta questa bellezza. Provate ad ascoltarlo e spero che anche in Voi sortisca lo stesso effetto, buon ascolto!
Favria 7.02.2019 Giorgio Cortese

Dona il sangue, salva una vita! Venerdi 8 Febbraio dona il sangue! Ti aspettiamo ore 8-11,20 cortile interno del Comune a Favria. Ricorda donare il sangue non aiuta ma salva una vita!

Donare il sangue
Donare il sangue ed i suoi componenti” rappresenta un gesto importante che parte dal cuore di ognuno e arriva a tutta la comunità. Significa intervenire gratuitamente, volontariamente e consapevolmente per integrarne la disponibilità. Se manca sangue si devono differire gli interventi chirurgici. Da evidenziare altresì che in molti casi la trasfusione di sangue è l’unica terapia in grado di salvare la vita umana (emorragie gravi, talassemici, ecc.) ed ha, peraltro, un effetto benefico sugli stessi donatori. Confidiamo, pertanto, nella vostra sensibilità e nella vostra generosità. La maggior delle persone può donare il sangue e ognuno potrebbe, almeno una volta nella vita, averne bisogno. Per donare sangue bisogna avere almeno 18 anni. Si può donare sangue intero fino all’età di 65 anni, mentre per le donazioni di plasma e piastrine il limite è di 60 anni. È necessario pesare almeno 50 Kg, essere in buone condizioni di salute e condurre uno stile di vita senza comportamenti a rischio. La prima volta che vieni Ti verranno fatti gli esami di idoneità per poter donare la successiva donazione e pertanto hai diritto se lavori come dipendente a max 2/3 ore di permesso. Venerdi 8 Febbraio, fai un gesto d’amore. Dona il sangue! Ti aspettiamo oggi, venerdì 8 febbraio ore 8-11,20 cortile interno del Comune a Favria. Abbiamo bisogno di Te per salvare una vita
Favria 8.02.2019 Giorgio Cortese

Venerdi 8 Febbraio, fai un gesto d’amore. Dona il sangue! Ti aspettiamo venerdì 8 febbraio ore 8-11,20 cortile interno del Comune a Favria. Abbiamo bisogno di Te per salvare una vita

Il precetto!
In un libro recentemente letto ho trovato questa breve ma intensa poesia che voglio condividere: “Precetto./ “Il carro oltre passò d’erbe ripieno/ e ancor ne odora la silvestre via./ Sappi fare anche tu come quel fieno:/ lascia buone memorie, anima mia!” Giovanni Bertacchi scrisse questi versi nel 1912. Oggi 9 febbraio ricorre la nascita, era nato nel 1869 du questol poeta e critico letterario lombardo Giovanni Bertacchi, 1869-1942, noto per la raccolta poetica “Canzoniere delle Alpi” e per poesie nel dialetto della natia Chiavenna, Sondrio. Professore, dal 1915, di letteratura italiana presso l’Università di Padova “per chiara fama”, senza concorso, fu famoso negli anni a cavallo dei due secoli, anche per i suoi ideali libertari e per il suo socialismo umanitario di cui fu massimo esponente Filippo Turati, volto a favorire la fratellanza universale e la solidarietà fra i popoli. Bertacchi si oppose fermamente al fascismo, che reagì da un lato isolandolo, dall’altro cercando di coinvolgerlo nell’attività di regime: quando, nel 1926, fu istituita l’Opera Nazionale Balilla, il regime chiese al poeta l’autorizzazione all’utilizzo come mezzo di propaganda della poesia “Balilla”, che egli aveva composto nel 1906 ispirandosi, come esempio di ribellione contro ogni oppressione, al ragazzo di Portoria che, il 5 dicembre 1746, dette inizio alla rivolta dei genovesi contro gli occupanti austro-piemontesi, ma il poeta rifiutò l’autorizzazione. Nel 1936, di fronte alla richiesta di giuramento di fedeltà al regime, Bertacchi preferì il pensionamento anticipato e di Bertacchi oggi si ricorda, quasi soltanto una sua breve composizione citata all’inizio.
Favria, 9.02.2019 Giorgio Cortese

Impariamo a donare, il bene più prezioso che c’è! Ti aspettiamo oggi, venerdì 8 febbraio ore 8-11,20 cortile interno del Comune a Favria. Abbiamo bisogno di Te per salvare una vita

Gheddo!
Eccomi alla parola piemontese gheddo che in italiano possiamo tradurre con slancio, stile personale, tono, impronta soggettiva. Certo alcune parole piemontesi sono ardue da tradurre poiché la traduzione che si tenta di dare, perde qualche specificazione precisa, per far posto ad un termine solitamente più generico e insipido. Gheddo è proprio una di queste parole di ardua traduzione, descrivibile in italiano con un giro di parole che, non soddisfa e non rende in maniera efficace quanto in lingua piemontese. La parola gheddo pare che derivi dal germanico waid, erba colorante, passato poi al francese guède, guado, pianta erbacea da cui si estrae una tinta azzurra, dal colore piacevole poi usata ad indicare il comportamento delle persone. Il gheddo allora non è il deuit, che non è un sinonimo del gheddo, ma. qualcosa d’altro. Il deuit è l’atteggiamento, il modo di fare garbato, bel deuit, aggraziato, affine all’attività che una certa persona sta svolgendo in una determinata circostanza. Il ghëddo, è qualcosa di più, lo slancio, lo stile personale, il tono spiritoso, il timbro di autenticità che una persona, o un gruppo di persone possono dare ad una certa azione, sia essa artistica, professionale, sociale, quotidiana. Per tradurlo mi viene quasi voglia da usare un’altra parola pseudo-piemontese che è andi, che significa mossa, lena e avvio dell’andatura. “Bèica ëd deje ‘n bel ghëddo!”, dagli un bello slancio!, per esempio, è una simpatica raccomandazione che mi faccio ogni mattina prima di iniziare la giornata.
Favria, 10.02.2018 Giorgio Cortese

Se viviamo nel passato chiudiamo sempre la fabbrica dei ricordi. Senza ricordi non ci sarà più un futuro da immaginare né un presente da scrivere e nemmeno un passato da raccontare.

Supercalifragilistichespiralidoso!
Mary Poppins è vanitosa, si guarda spesso allo specchio, regala ai suoi bambini avventure magiche e divertenti, sale le scale scivolando all’insù sul corrimano e dalla sua valigia, che sembra vuota e leggera, escono numerosi oggetti alcuni di enormi dimensioni. Ma è pronta a negare che tutte queste magie siano accadute quando i pargoli gliele ricordano. Perché lei si prende molto sul serio e non ama perdere tempo in sciocchezze. Severa ma dolce, a volte un po’ brusca, è dotata di grande buon senso ma da giudizi lapidari dispensando consigli a grandi e piccini. Quando ha finito quel che deve fare se ne va, senza preavviso, con il cambiare del vento così come è arrivata. Appesa al suo bellissimo ombrello, MAa lascia dietro di sé una famiglia unita e serena. Questo è il ritratto di Mary Popins la famosa bambinaia frutto della fantasia della scrittrice australiana naturalizzata inglese Pamela Lyndon Travers. Personalmente quello che mio ha colpito nel primo film è la parola “Supercalifragilistichespiralidoso”, nella versione originale la parola esatta è Supercalifragilisticexpialidocious ed ha un significato ben preciso, che si desume scomponendola: Super, sopra, cali, bellezza, fragilistic, ,delicato, expiali, fare ammenda, docious, istruibile. Quindi il significato delle sue parti sarebbe “fare ammenda per la possibilità di insegnare attraverso la delicata bellezza”. Questo è il volto di Mary Poppins dotata di alcuni valori che la società attuale sembra spesso aver dimenticato. Insegna la bellezza dello stare insieme e del condividere la quotidianità della vita, insegna a stupirci per quello che e’ diverso e nuovo, insegna che possiamo trasformare la nostra vita con la fantasia e che con la fantasia possiamo liberarci dal peso delle cose che capitano perché ”basta un poco di zucchero e tutto brillera’di piu`”! Ed infine Mary Poppins ci guida alla scoperta delle cose importanti della vita perché oggi siamo sempre appesantiti dalla velocita’del tempo, dalla responsabilità del lavoro e nel frattempo la vita passa e ci scordiamo della bellezza nello stare insieme ai nostri figli, ai nostri genitori, nonni ed amici; “con due penny ti puoi comperar carta e spago e puoi fabbricar il tuo paio di ali per poi volar…nello spazio padron col tuo bell’aquilone…”
Favria, 11.02.2019 Giorgio Cortese

Le persone che affermano che abbiamo una sola vita per vivere non ha ancora imparato a leggere un libro.

La metamorfosi della svastica
La svastica antico simbolo magico-religioso poi nel novecento assunto come emblema dal movimento razzista detto nazismo. La svastica deriva dal sanscrito svastika, oggetto di buon auspicio. Certo oggi visto il significato negativo che ha assunto è difficile a credersi, ma è davvero così. La svastica era davvero un segno di buon auspicio. Ora, partiamo dall’ immagine di una croce a quattro bracci di uguale lunghezza terminanti con uncini verso destra o sinistra. Ed è proprio da questa immagine che dobbiamo partire per provare a rintracciare le origini di questo simbolo e del suo significato. È opinione diffusa che la svastica sia, nell’ambito dell’Induismo, rappresentazione del sole e del suo corso, quando gli uncini son rivolti a destra; se rivolti a sinistra, il simbolo prende il nome di sauvastika e rappresenta invece la notte. Ecco perché il suo significato benevolo, perché è riferita al sole che simboleggia la prosperità e la positività e adesso ha assunto il simbolo del male allo stato puro.
Favria 12.02.2018 Giorgio Cortese

Personalmente non mi servono emozioni particolari per essere felice. Respirare ogni giorno la vita è l’emozione più grande!

Fonte castalia
Recentemente ho letto un libro che citava la fonte Castalia. Secondo la mitologia greca, il suo nome deriva della ninfa Castalia, figlia del fiume Acheloo era moglie del re di Delfi e che ha avuto un figlio chiamato Castalio che divenne re quando morì il suo padre o, secondo un’altra tradizione, per una ragazza di Delfi chiamata Castalia che si immerse nella fonte quando era inseguita da Apollo .Un altro mito descrive che la fonte era custodita da una dragonessa, il serpente Pitone, che fu ucciso da Apollo. Nell’ennesima versione il serpente che custodiva la fonte era figlia di Ares, ucciso da Cadmo, il quale dopo con la semina dei suoi denti fece nascere gli Sparti. La leggenda racconta che nel monti Parnaso e vicino a questa fonte correvano le ninfe coricie. Si diceva che l’acqua che stava ribollendo scendeva grazie all’influenza di Apollo quando questi emetteva un oracolo
Favria, 13.02.2018 Giorgio Cortese

Certi giorni la vita, dall’inizio alla fine, mi sembra simile ad una ruota che gira, mossa da un criceto che corre senza criteriogiorgio191