Loris de Lazinet: bilancio della stagione estiva

Come ogni anno il mese di novembre, con la prima neve ed il primo freddo, rappresenta, per mia tradizione, la conclusione della stagione alpinistica in alta quota.
Le foglie dei faggi vengono soffiate via dal vento, mentre i larici colorano di autunno inoltrato le valli, e offrono a coloro che amano la montagna, un richiamo alla quiete, alla riflessione e al ricordo dell anno che volge al termine, in attesa del inverno.
Attendo sempre con gioia questo momento, quando mi siedo accanto alla stufa, e rispolvero ricordi ed emozioni del periodo appena trascorso. Quest anno ho davvero provato ad esprimere al meglio la mia passione per l alpinismo solitario, mettendo in gioco tutto me stesso, scalando cime che prima rappresentavano per me solo un sogno, e facendo tutto in libera si, ma sempre con la massima cognizione di me stesso e della montagna che andavo ad affrontare. A molti che mi chiedono “non hai paura?”, io rispondo sempre che tremo di paura ogni volta, a molti che mi chiedono, come sei salito lassù, io rispondo sempre “con la testa”. Sicuramente la preparazione atletica, non deve mancare, ma l alpinismo non è una gara di corsa in montagna. L alpinismo è innanzitutto “cuore”, perché se non sai per quale motivo lo stai facendo, ma magari lo fai solo per metterti in mostra o per altre assurdità, be allora non sarai molto lontano dallo stufarti ed abbandonare tutto. L alpinismo è in maniera assunta “concentrazione”, rispetto e consapevolezza che basta un minimo errore per farsi male seriamente. L alpinismo, oltretutto, è “scoperta”, l andare in nuove valli, in nuovi paesi, ti regalerà diversi scenari ed esperienze che ti faranno crescere e che porterai dentro di te negli anni a venire. Ed infine, l alpinismo è anche attaccamento alle proprie montagne: io finché ne avrò la capacità, non mi stancherò mai di scalare sulle montagne di casa, le stesse, magari per la centesima volta.
Posso giurare che per ogni salita, per ogni momento passato a scalare su queste montagne, scriverei un poema tanti sono i bei ricordi che mi affiorano alla mente
Alla fine di questa stagione, conto 45 ascese sopra i 3000 mt, tra cui dodici 4000 e 21 cime nuove, con la sola ripetizione di torre lavina.
Al di sotto dei 3000mt, ho nel cuore altrettante cime scalate che non vado ad elencare qui, ma che di certo non hanno nulla da invidiare, ne in difficoltà, ne in bellezza, alle loro sorelle più alte.
Attendendo che la magia della neve imbianchi le nostre valli, auguro a tutti, montanari , alpinisti, escursionisti e turisti, di vivere sempre al meglio le montagne di ogni luogo.

Torre lavina in invernale
Torre lavina in invernale