La strettoia di Pont aspetta da 20 anni l’allargamento tratto da LA STAMPA di Alessandro Previati

Soldi promessi, arrivati e spariti. Appello dei sindaci alla Appendino
Soldi scomparsi nel nulla o dirottati altrove. La Valle Soana alza la voce. I sindaci dei tre Comuni che compongono il tessuto della valle meno conosciuta del Parco nazionale del Gran Paradiso, nei giorni scorsi hanno scritto una lettera
al sindaco metropolitano, Chiara Appendino, chiedendo un incontro urgente.
Appendino che, salvo imprevisti, in vista della predisposizione del bilancio, mercoledì sarà proprio a Rivarolo per incontrare i sindaci del dell’alto Canavese, compresi quelli di Ingria, Ronco e Valprato Soana.

Fermi all’ottocento
Oggetto del contendere, per i primi cittadini Igor De Santis, Danilo Crosasso e Francesco Bozzato (ai quali si è aggiunto anche Paolo Coppo di Pont) lo stato «ottocentesco » della provinciale 47, l’unica strada che sale fino ai tre Comuni. «Da vent’anni attendiamo i lavori di allargamento della strettoia di Pont – hanno scritto i sindaci nella missiva – sarebbe ora di darsi da fare».
La strettoia torna d’attualità con una certa frequenza per i camion che s’incastrano tra i balconi.
Circostanza che, quando si verifica, isola completamente l’intera Valle Soana.
Lavori bloccati
«L’assurdità è che su quella strettoia sono già stati spesi soldi pubblici – dice il consigliere di minoranza della Città metropolitana,
Mauro Fava, che sull’argomento ha presentato un’interrogazione – nel 2006 l’ex Provincia ha investito 300 mila euro per comprare gli immobili che provocano la strettoia. Poi da allora non si è mosso nulla». Di più: l’ex Provincia nel 2009 ha approvato il progetto preliminare  per allargare la Sp47 (3,5 milioni d’investimento suddivisi in lotti). Primo cantiere previsto nel 2011: impegno di spesa 1 milione.
«Cosa è successo? – rivela Fava – semplicemente a progetto esecutivo approvato… sono spariti i soldi. E la Valle Soana è rimasta abbandonata:
i palazzi comprati oggi cadono a pezzi e non c’è volontà di far partire questi lavori. Altro che sviluppo turistico della montagna».

Bilanci in rosso
Probabilmente le risorse già previste per eliminare la strettoia sono finite altrove. Tanto che, oggi, la Città metropolitana conferma che «la riapprovazione del progetto e l’indizione della gara d’appalto, sono state sospese per le note difficoltà di ordine contabile e finanziario».
I soldi, insomma, sono finiti. «Attualmente – spiegano dall’ente che ha  sostituito la Provincia – l’intervento non è inserito in nessuna programmazione finanziaria». Pietra tombale.
Alessandro Previati La Stampa del 22 Gennaio 2017

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