Il frigorifero, che grande invenzione! – Festa Montana IX Zona Torino, Corio 2019 – Da Sextilis ad Agosto. – Il Ramayana! – Traduttori e traghettatori. – Dove mettere i quotidiani pensieri! – I Balcani…LE PAGINE DI GIORGIO CORTESE

Il frigorifero, che grande invenzione!
I primi sistemi di conservazione del cibo si basavano sull’essiccazione e sulla salatura delle materie prime, anche se, per conservare gli alimenti, neve e ghiaccio sono stati per secoli il metodo prediletto. Già ai tempi degli antichi egizi si crearono sistemi per rinfrescare i cibi. Addirittura nella Bibbia Isacco offre ad Abramo latte di capra misto a neve. Potremmo dire il primo gelato della storia. I più antichi pozzi per la conservazione del ghiaccio sono stati trovati in Cina e risalgono a oltre mille anni prima di Cristo. Queste prime ghiacciaie erano usate per immagazzinare e conservare il ghiaccio tagliato da laghi e fiumi vicini che, stivato in inverno, resisteva fino all’autunno successivo. Anche i romani conservavano la neve e il ghiaccio, provenienti dalle zone montane dell’Italia centrale, in pozzi di stoccaggio detti Cisternae Frigidariae. Via via che le città si espandevano, aumentava la richiesta di ghiaccio così fu creato un sistema articolato e organizzato di decine e decine di ghiacciaie in diverse località d’Italia. Va sottolineato che questo avvenne soprattutto in concomitanza con la Piccola Era Glaciale verificatasi tra il 1550 ed il 1850. Il freddo è l’unico metodo di conservazione oltre all’essicazione, affumicatura e salatura che permette di mantenere inalterati sapori e profumi dei cibi nonché le qualità nutrizionali e organolettiche. Si iniziano a progettare e realizzare le prime “neviere” interrate e isolate con la paglia che permettono di mantenere d’estate la neve immagazzinata durante il periodo invernale. Il ghiaccio prelevato dalle zone montane raggiungeva le città di pianura. A partire dal ‘600 e fino ai primi anni del ‘900, specialmente d’estate, si poteva vedere per strada il Venditore di Ghiaccio, che lo trasportava con il carretto e tagliava con una sega secondo richiesta e venduti ai clienti. Nell’800 infatti si diffondono le neviere e le ghiacciaie domestiche, ambienti in cui veniva conservata la neve o lastre e blocchi di ghiaccio per rendere freddo il luogo, per tenere il cibo a basse temperature in modo da far rallentare la proliferazione di batteri.Molte ville aristocratiche si dotarono della loro ghiacciaia, una stanza sotterranea ricavata vicino alle cucine, possibilmente esposta a nord, dotata di spessi muri e gestita da manodopera specializzata. Durante l’inverno, la neve introdotta attraverso una apertura nella parte sommitale era subito pressata in modo che si trasformasse in ghiaccio. Per favorire questo processo, la massa di neve veniva bagnata con acqua. La prima macchina refrigerante artificiale fu brevettata nrl 1748 dallo scozzese William Cullen. Thomas Moore, un uomo d’affari americano, crea una ghiacciaia per rinfrescare i prodotti caseari per il trasporto. Lo chiamò “Refrigiratory”. Nel 1805 Oliver Evans progettò la prima macchina refrigerante basata sul vapore al posto del liquido. Ma fu del 1834 la realizzazione, da parte di Jacob Perkins, del primo frigorifero domestico con sistema di compressione. Nel 1859 il francese Ferdinand Carré inventò il sistema di raffreddamento grazie ad un liquido refrigerante. Il liquido intermedio, l’ammoniaca, si trasformava in calore e successivamente in condensa raffreddando il corpo della macchina. L’ammoniaca, assai corrosiva, venne sostituita nel 1931 dal Freon, idrocarburi alogenati. Ma anche il Freon si rivelò con gli anni per la sua composizione da idrocarburi alogenati, inadatto e negli anni Settanta perché sarà indicato come causa del buco dell’ozono. Ma è al francese Charles Tellier che si deve nel 1876 la realizzazione del primo vero impianto refrigerante funzionante, montato su un piroscafo che trasporta un carico di carne dall’Argentina alla Francia, sistema poi adottato anche per i trasporti ferroviari. L’invenzione era davvero ingegnosa, ma non alla portata di tutti. Saranno gli anni ’50, gli anni del miracolo economico a portare in casa l’elettrodomestico per eccellenza, il “bianco” che cambia la società, il suo modo di mangiare e il suo rapporto con il cibo. La diffusione su vasta scala arriva quando da parte delle grandi aziende produttrici comincia a presentarsi la volontà di democratizzarne l’accesso, abbassando i prezzi di vendita. Negli anni ’60 si studia un modo per migliorare l’isolamento termico e determinare quindi un minor consumo di energia elettrica – aspetto fondamentale essendo il frigo un elettrodomestico acceso 24 ore su 24. Negli stessi anni arriva anche l’illuminazione interna. Nel 1971 fa la sua prima apparizione il frigo congelatore, con uno scompartimento che arriva fino a una temperatura di – 32° C. ed oggi il frigorifero è indispensabile per raffreddare e conservare bevande e alimenti. In fondo, oggi il frigorifero è un membro della famiglia: le sue porte si aprono continuamente in occasione di una cena fra amici, in piena notte in cerca di acqua fresca, la sera per cercare il gelato da mangiare davanti alla tv. Ma soprattutto è sempre connesso con noi, è smart al passo con i tempi, ci avvisa se ci sono sbalzi di temperatura, se ci sono cibi in scadenza. Inoltre ci evita il “lavoro sporco” grazie alle nuove tecnologie di raffreddamento non c’è più bisogno di sbrinare per tenerlo sempre pulito, in ordine e lontano dai cattivi odori. E si il frigorifero, che grande invenzione, uno status symbol!
Favria, 30.07.2019

La qualità della vita non sta in ciò che hai, ma in ciò che sei e in ciò che sei in grado di offrire. E allora donare sangue è sempre una buona idea, soprattutto in estate. Ricordati di donare. Vieni a donare venerdì 9 agosto a Favria ore 8-11,20 cortile interno del Comune, abbiamo bisogno di Te! Ps grazie se fai passa parola ed inviti più persone. Requisiti minimi per donare godere di buona salute, età tra i 18- 60 anni peso minimo kg50. Per info cell. 3331714827

Festa Montana IX Zona Torino, Corio 2019
Si può quindi essere Alpini senza amare la montagna e subirne il fascino? Gli Alpini di Favria non fanno eccezione. Il legame con la montagna si consolida nel quarto anno della Festa Montana della IX Zona Festa degli Alpini iniziata con alzabandiera poi corteo fino al monumento, relazione della Sindaca di Corio, del Capo Gruppo di Corio e due parole finali dell’Alpino-Cerimoniere Bollero Giuseppe. Poi la S. Messa e ammaina bandiera e pranzo conviviale al ristorante. Questo bella iniziativa tra i gruppi della sempre attiva IX zona di Torino che promuove il legame degli Alpini con la montagna uno dei valori indissolubili dello spirito alpino, composto da solidarietà e senso di appartenenza che si rinforza in queste belle iniziative.
Favria 31.07.2019 Giorgio Cortese

Mentre la tasca si svuota, il cuore si riempie. Mentre doniamo il sangue contribuiamo a salvare una vita. Se non hai mai donato e vuoi provare a donare questa è la giusta occasione. Vieni a donare venerdì 9 agosto a Favria ore 8-11,20 cortile interno del Comune, abbiamo bisogno di Te! Ps grazie se fai passa parola ed inviti più persone. Requisiti minimi per donare godere di buona salute, età tra i 18- 60 anni peso minimo kg50. Per info cell. 3331714827

Da Sextilis ad Agosto.
L’etimologia della parola agosto venne dedicato all’imperatore Augusto in seguito alle modifiche del calendario fatte pochi anni prima da Giulio Cesare. Fino al 46 a.C. a Roma si usava il calendario romano, che divideva l’anno in dodici mesi, proprio come oggi, ma con numero di giorni leggermente diverso. L’anno cominciava il primo di marzo, ed è per questo che il mese di luglio si chiamava Quintilis, quinto mese, ed agosto Sextilis, sesto mese. I successivi mesi, da settembre a dicembre, ancora portano l’impronta di quell’antico calendario (settimo, ottavo, nono, decimo mese dell’anno. La riforma decisa da Giulio Cesare, introdotta nel 46 a.C, avrebbe introdotto un nuovo calendario: quello Giuliano. Nel 1582 una nuova riforma avrebbe introdotto il calendario usato oggi nella maggior parte dei paesi del mondo: il calendario Gregoriano. Una delle caratteristiche più importanti del nuovo calendario introdotto da Giulio Cesare era che l’anno non iniziava più a marzo, bensì a gennaio, proprio come oggi. Il mese di agosto (ex Sextilis), ormai non più sesto ma ottavo mese dell’anno, venne chiamato Augustus, in onore ad Augusto. Sempre ad agosto si tenevano le Feriae Augusti, festività di origine antichissima dedicate anche in questo caso all’imperatore Ottaviano, da cui oggi il nome Ferragosto.
Favria 1.08.2019 Giorgio Cortese

Ricordati, se mai dovessi aver bisogno di una mano che ti aiuti, che ne troverai una alla fine del tuo braccio. Poi con il tempo scoprirai che hai due mani. Una per aiutare te stesso, l’altra per aiutare gli altri. Vieni a donare sangue che è sempre una buona idea. Soprattutto in estate. Ricordati di donare. Venite a donare venerdì 9 agosto a Favria ore 8-11,20 cortile interno del Comune, abbiamo bisogno di Te! Ps grazie se fai passa parola ed inviti più persone. Requisiti minimi per donare godere di buona salute, età tra i 18- 60 anni peso minimo kg50. Per info cell. 3331714827

Il Ramayana!
Il Ramayana è una delle più antiche epopee della mitologia indiana ed insieme al Mahabharata costituisce uno dei testi sacri più importanti della tradizione filosofica e religiosa del Subcontinente indiano. Il Ramayana è incentrato sull’eroe Rama. Ho trovato interessante la lettura del libro: “Ramayana. Il grande poema epico della mitologia indiana. “ed. Mimesis” raccontato in tre bellissimi volumi. Quando ho iniziato la lettura mi sono tuffato in 24mila strofe, con più di 1000 pagine, una bellissima avventura, dopo poche strofe, mi sono trovato immerso in un’atmosfera di meraviglia per l’esuberanza delle immagini, la potenza dell’invenzione fantastica, poi, con il dipanarsi della trama, per la geometria della vicenda e dei destini. Il testo narra della storia dell’eroe Rama che combatte contro Ravana, potente demone che gli ha rapito la sposa, la splendida Sita. Ravana mostruoso demone dalla dieci teste è l’incarnazione del male allo stato puro, dove c’è lui il sole non riscalda più, ed il vento per paura non soffia più, pure il fuoco non brucia. Pensate anche l’oceano ne ha paura e trema al solo vederlo. Ravana è cosi potente perché Brahma, il padre di tutte le cose gli ha concesso il privilegio che non può essere ucciso ne da un dio, demone o altra creatura dotata di poteri sovrannaturali. Ma il perfido Ravana al momento di strappare la promessa non aveva menzionato a Brahma gli uomini, e sono appunto loro che posso ucciderlo. Da questa dimenticanza generata dalla superbia del suo male che gli dei partono alla riscossa chiedendo aiuto a Visnu, descritto come splendente di luce infinita che distrugge le angosce delle creature angosciate. Sarà Visnu a prendere la natura umana suddividendosi in quattro principi di stirpe reale, Rama ed i suoi fratelli. Così al termine delle sue gesta dopo una lunghissima vita, più di 10mila anni, con iperbole nelle cifre, pensate che Rama da solo sbaraglia un esercito di quattordicimila demoni . Ed alla fine Rama non morirà come un mortale ma verrà riassorbito nella sua natura divina, insomma tornerà ad essere Visnù nel mondo degli dei dopo aver sconfitto Ravana, il male assoluto e recuperato la sua sposa, governando il suo regno come un modello esemplare di giustizia e prosperità. Credetemi dopo le prime dieci pagine, il racconto diviene coinvolgente e non si prova ne noia o stanchezza ma sono entrato dentro una cultura che non conoscevo consapevole di aver trovato un grande tesoro culturale.
Favria, 2.08.2019 Giorgio Cortese

Esistono molte cose nella vita che catturano lo sguardo, ma solo poche catturano il nostro cuore e allora seguiamo quelle. Vieni a donare a Favria cortile interno del Comune, venerdì 9 agosto a Favria ore 8-11,20 cortile interno del Comune, abbiamo bisogno di Te! Ps grazie se fai passa parola ed inviti più persone. Requisiti minimi per donare godere di buona salute, età tra i 18- 60 anni peso minimo kg50. Per info cell. 3331714827 Ti aspettiamo abbiamo bisogno di Te

Traduttori e traghettatori
Ogni traduzione trasporta un testo nella letteratura di un’altra lingua, insomma lo trasporta per noi nel nostro lessico madre. Già il termine translation deriva dall’inglese medio, che ha origine dall’anglo normanno translater, che a sua volta discende dal tardo latino translatus, dove trans significa al di là, oltre, come participio passato di transferre, portare dall’altra parte. La parola inglese ferry, traghetto. Insomma il traduttore è un traghettatore che trasporta originaria all’aaltra sponda, nel nostro linguaggio madre. La letteratura ha un legame con chi traghetta le persone e le salva nel mare. Pensate che nel 1943, di nascosto i pescatori della Selandia settentrionale, mettendo a rischio la loro vita cominciavano a traghettare piccoli gRuppi di ebrei danesi in Svezia, ed in tre settimane salvarono la vita a circa settemila ebrei, quasi tutti gli Ebrei della Danimarca furono portati in salvo. Oggi in nome della presunta sicurezza centinaia di persone muoiono lungo il confine del Messico- Stati Uniti ed altri annegano in mare per la cinica indifferenza dei vari governi europei. Dobbiamo svegliarci da questa cinica apatia, gli altri siamo noi. La letteratura ci può aiutare, se leggiamo di più e utilizziamo meno social, ci depuriamo dalle scorie delle false notizie faziose e ci rendiamo contro che anche con i traduttori si salvano delle vite. O meglio i traduttori salvano una vita per volta, e quella vita è la nostra quando ci svegliamo alle 4 di mattina per aprire un libro di poesia o un bellissimo romanzo in estate.
Favria, 3.08.2019 Giorgio Cortese

Nella vita qualsiasi cosa vale la pena di fare, vale la pena di farla bene. Vieni a donare a Favria cortile interno del Comune, venerdì 9 agosto a Favria ore 8-11,20 cortile interno del Comune, abbiamo bisogno di Te! Ps grazie se fai passa parola ed inviti più persone. Requisiti minimi per donare godere di buona salute, età tra i 18- 60 anni peso minimo kg50. Per info cell. 3331714827. Donare sangue è sempre una buona idea. Soprattutto in estate. Ricordati di donare. Venite a donare. Ti aspettiamo abbiamo bisogno di Te

Dove mettere i quotidiani pensieri!
I pensieri che non mi piacciono cerco di richiuderli in un quaderno e poi prendo questo quaderno e lo metto tra i miei libri, quasi nascosto. Poi mi dimentico dove si trova il quaderno e quasi mi autoconvinco che non esiste. Ma quando lo trovo, per curiosità lo riprendo in mano e apro il quaderno facendo uscire tutti pensieri che avevo scritto e pensavo di aver dimenticato. Allora mi riprometto di non aprirlo più dopo aver aggiunto altri pensieri e con grande sforzo di volontà lo rimetto in un angolo tra i miei adorati libri. Ma il tarlo della curiosità e sempre in agguato anche se cerco di autoconvincermi che non ho mai scritto nulla in quel quaderno e forse sarebbe meglio distruggerlo perché sono poesie e pensieri che non meritano di essere pubblicati.
Favria, 4.08.2019 Giorgio Cortese

Se altre persone l’hanno fatto prima di Te, puoi farlo anche Tu! Vieni a donare a Favria cortile interno del Comune venerdì 9 agosto a Favria ore 8-11,20 cortile interno del Comune, abbiamo bisogno di Te! Ps grazie se fai passa parola ed inviti più persone. Requisiti minimi per donare godere di buona salute, età tra i 18- 60 anni peso minimo kg50. Per info cell. 3331714827. Ti aspettiamo abbiamo bisogno di Te

I Balcani.
Oggi i Balcani comprendono la Bulgaria, la Grecia, parte della Turchia, Tracia oriental), le repubbliche di Croazia, Slovenia, Serbia, Montenegro e Macedonia, la Bosnia-Erzegovina, l’Albania; a questi Stati si aggiunge di solito la Romania, che ha condiviso profondamente la storia balcanica. Il significato originario del termine Balcani all’inizio era esclusivamente geografico e indicava la catena montuosa che divide in senso longitudinale la Bulgaria, dal turco balkan, montagna. Cominciò a essere usato, insieme all’espressione Penisola Balcanica, per designare la parte europea dell’impero ottomano nel 19° sec., mentre comparivano sulla scena internazionale nuovi protagonisti, come la Grecia, la Serbia, il Montenegro, la Bulgaria e la Romania, nelle aree abbandonate via via dai turchi sotto la pressione dei movimenti indipendentisti e delle potenze europee che li appoggiavano. L’anno 1878 fu decisivo per l’assetto degli equilibri geopolitici dell’area. Il 3 marzo la Russia, vittoriosa sulla Turchia, firmò il trattato di pace detto di Santo Stefano, dal nome del villaggio turco dove fu stipulato, che impose agli sconfitti la cessione di gran parte dei loro possedimenti europei. Vennero così sancite l’indipendenza del Montenegro, della Serbia, della Romania e l’autonomia della Bulgaria posta sotto l’influenza della Russia. Venne soprattutto ratificata l’egemonia zarista nell’area, aspetto che suscitò l’opposizione di Gran Bretagna e Austria-Ungheria, che nel giugno convocarono una conferenza internazionale a Berlino per rettificare i termini del trattato. Le potenze europee convenute nella capitale tedesca in funzione antirussa ridimensionarono e divisero il nascente Stato bulgaro e sancirono il protettorato austriaco sulla Bosnia. L’indipendenza di Romania, Serbia e Montenegro vennero confermate. A Berlino si definì così un assetto della Penisola Balcanica che solo la Prima guerra mondiale avrebbe modificato. Nella prima metà del 20° secolo, un lungo periodo di conflitti, che culminò nella Grande guerra, impegnò i giovani Stati nazionali, desiderosi di consolidare ed estendere i propri territori, e vide ripetuti mutamenti dei confini politici ed esodi forzati delle popolazioni civili coinvolte nelle operazioni militari. Nacquero due nuovi Stati, l’Albania e la Iugoslavia.
Favria, 5.08.2019 Giorgio Cortese

Ciao, il sangue è destinato a circolare. Condividilo, dona il sangue e sii un eroe nella vita di qualcuno. Vieni a donare venerdì 9 agosto a Favria ore 8-11,20 cortile interno del Comune, abbiamo bisogno di Te! Ps grazie se fai passa parola ed inviti più persone. Requisiti minimi per donare godere di buona salute, età tra i 18- 60 anni peso minimo kg50. Per info cell. 3331714827
giorgioCortese