Cüriosità…..il Segreto del Lasin a cura di Franco Chiapetto

Valle Soana…e correva l’anno 1908, la Guida Gidio al secolo Rastoldo Giulio nel suo continuo peregrinare per i Monti accompagnando qualche Alpinista o andando a Caccia noto’ nelle acque del bellissimo Lago Lasin 2110m un oggetto dalle sembianze di un grosso Pesce pietrificato, tornato a Ronco ne parlo’ con gli Amici e li convinse a salire al Lago per estrarre dalle limpide acque del Lasin il suddetto Pesce che una volta “pescato” sarebbe finito in dono a qualche Museo.La Comitiva capitanata da Gidio preparo’ l’occorrente “corde e attrezzi vari” e un giorno del Mese di Agosto 1908 partirono diretti al Lago,si aggiunse alla comitiva un noto Fotografo di Torino tale G. Assale che aveva preparato la Sua macchina fotografica per fissare sulla lastra il grande avvenimento. Si lavoro’ duramente l’intero giorno, e dopo inauditi sforzi e parecchi incidenti il Pesce fu tirato a riva…e sulla lastra fotografica si poterono vedere gli Uomini affaticati proprio nel momento in cui estraevano dalle limpide acque del Lago Lasin una …lunga radice di Abete!!! Cosi’ anche la forte Guida Gidio si convinse che non si trattava di un Pesce raro e fu quasi contento di aver risolto il Segreto del Lasin, ma Lui che a 70 anni accompagnava ancora gli Alpinisti sulla Tor Lavina per il selvaggio Vallone di Lavina e conosceva i Suoi Monti quanto Casa Sua si pose un altro Segreto … dalle pendici spoglie del Lasin come aveva potuto una radice di quelle dimensioni trovarsi dentro al Lago?…il mistero continua. (tratto in parte dal Libro “Valle Soana” di Francesco Farina pubblicato nell’anno 1909)

la Guida Rastoldo Giulio (Gidio)
la Guida Rastoldo Giulio (Gidio)