Coronavirus: gli aggiornamenti dalla Regione Piemonte / Mappa Ministero Salute

Giovedì 19 novembre  Ore 18.30. 57.609 pazienti guariti L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono complessivamente 57.609 (+3098 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: Alessandria 5225, Asti 2854, Biella 1818 Cuneo 6699 Novara 4008, Torino 32.432 Vercelli 2213, Verbano-Cusio-Ossola 1742, extraregione 311, oltre a 307 in fase di definizione.

Ore 18.30. I decessi sono 5331. Sono 78 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 10 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 5331 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 835 Alessandria, 317 Asti, 263 Biella, 576 Cuneo, 505 Novara, 2348 Torino, 274 Vercelli, 162 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 51 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Ore 18.30. La situazione dei contagi. I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 140.177 (+ 5.349 rispetto a ieri, di cui 1629, il 30% sono asintomatici). I casi sono così ripartiti: 1177 screening, 2168 contatti di caso, 2004 con indagine in corso; per ambito: 416 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 256 scolastico, 4677 popolazione generale. La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 12.235 Alessandria, 6.425 Asti, 4.879 Biella, 18.107 Cuneo, 10.434 Novara, 76.237 Torino, 5.306 Vercelli, 4.336 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 831 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.369 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 390 (+2 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 5.147 (-61 rispetto a ieri, saldo comprensivo dei posti nelle strutture pubbliche e private). Le persone in isolamento domiciliare sono 71.700. I tamponi diagnostici finora processati sono 1.364.685 (+41.876 rispetto a ieri), di cui 725.251 risultati negativi.

N.B. Il numero odierno di tamponi effettuati in Piemonte risulta sensibilmente superiore alla media giornaliera, perché include il caricamento di una quota di dati relativa agli screening effettuati nei giorni scorsi all’interno delle Rsa.

Ore 14.50. Obiettivo tornare in zona gialla e restarci. Il presidente Alberto Cirio fa presente che “stiamo lavorando per prevedere a livello piemontese azioni condivise per non rivivere cosa è capitato in estate. Tornare in zona gialla e fare come in estate vuol dire tornare nella stessa situazione a gennaio-febbraio. Per stabilizzare la situazione occorrono misure di comportamento su socialità, trasporti, scuola, commercio. Lavoriamo con senso di responsabilità per un percorso che non ci faccia più tornare indietro”.

Ore 14.40. Orari scaglionati nelle scuole. Il presidente Alberto Cirio afferma che “in futuro, se i parametri di diffusione del contagio Covid lo consentiranno, le scuole oggi chiuse in Piemonte potrebbero riaprire seguendo l’impostazione degli orari scaglionati. A scuola la didattica a distanza, sia pur dolorosa, ha dato risultati importanti per contenere la diffusione del contagio – ha osservato Cirio – Quello che è certo è che non possiamo fare come prima e lo scaglionamento degli orari può essere una soluzione”.

Ore 14.30. In Piemonte Rt molto vicino all’1. Il presidente Alberto Cirio dichiara che “l’indice Rt del Covid in Piemonte oggi è molto vicino all’1. Si stanno vedendo gli effetti, molto buoni, delle misure prese ancora prima della creazione della zona rossa. Il 13 novembre abbiamo raggiunto parametri da zona arancione, sta a noi ora mantenerli nei prossimi 14 giorni per poterci passare il 27 novembre. Ma anche se più di un segnale ci indica che sta andando meglio, molto meglio, guai abbassare la guardia”.

“Ciò che apre e ciò che chiude – puntualizza il presidente – lo stabilisce il Dpcm, ma noi, nel pieno rispetto dei decreti, decideremo come si potranno svolgere le attività in ambito economico, sociale, scolastico. Con i nostri epidemiologi stiamo ragionando sulle misure che possano disciplinare le varie attività con l’obiettivo della stabilità. Quando si riapre lo si deve fare per sempre, nella piena sicurezza e per farlo abbiamo capito che sono necessari buon senso e pragmatismo. Quello dei parametri è un meccanismo è giusto che le Regioni vogliono semplificare, non alleggerire, e renderlo più percepibile alla gente, che diventa più responsabile se le si fornisce un procedimento chiaro”.
vedi anche la Mappa dei contagi aggiornata dalla Regione Piemonte
vedi anche la situazione attuale in Italia
vedi anche tabella Dati aggregati quotidiani Regioni/PPAA – Ministero della Salute
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