Comunicato Stampa – 5×1000: 22.000 euro per la ricerca scientifica del Parco Nazionale Gran Paradiso

Per il 2017 sarà possibile donare e aiutare le ricerche sulla marmotta
L’Agenzia delle Entrate ha comunicato negli scorsi giorni i risultati sugli importi del 5 per mille relativi all’anno 2015. Il Parco Nazionale Gran Paradiso, che rientra tra i beneficiari come ente di ricerca scientifica, si è aggiudicato la cifra di 22.256,34 euro, risorse che verranno impiegate proprio a sostegno della ricerca nell’area protetta.

Sono stati 554 i cittadini che con il loro 5 per 1000 contribuiranno concretamente alla salvaguardia della fauna del Gran Paradiso. Bruno Bassano, veterinario e responsabile del servizio scientifico del Parco: “Ringraziamo tutti coloro hanno donato il loro 5×1000, riconoscendo in questo modo l’elevata qualità della ricerca scientifica fatta dall’Ente Parco e dai ricercatori che effettuano gli studi sul territorio, il sostegno dei cittadini con il 5 per 1000 si rivela molto importante nella prosecuzione delle attività di ricerca a salvaguardia dell’area protetta”.

Il Parco, sin dalla sua fondazione, ha sempre dato grande importanza all’attività di ricerca e di conservazione, con riconoscimenti a livello internazionale. Quest’anno l’Ente ha deciso di destinare i fondi ottenuti per le attività di ricerca sulle marmotte; dal 2006 è infatti attivo nel Parco un programma di ricerca a lungo termine sulla marmotta alpina. Questo roditore di medie dimensioni è presente con una buona densità all’interno dell’area protetta. Considerando la sua ampia distribuzione, il suo impatto sul territorio ed il fatto che è preda favorita di aquila e volpe, si presta come buon indicatore dello stato di salute dell’ecosistema alpino.

Anche per il 2017 sarà possibile per tutti i cittadini e amanti della natura sostenere la ricerca scientifica del Parco donando il proprio 5 per 1000. Basta apporre la propria firma nel riquadro “finanziamento della ricerca scientifica e dell’università” del modello Unico Persone Fisiche, Modello 730, oppure nella scheda allegata al CUD per tutti coloro che sono dispensati dall’obbligo di presentare la dichiarazione, ed inserire il codice fiscale del Parco 80002210070. Una scelta che non costa nulla ai contribuenti e non è alternativa all’otto per mille, ma che offre un grande aiuto per lo studio e la conservazione della biodiversità nell’area protetta.

Torino, 17 maggio 2017