Dopo il Giro d’Italia, anche il Tour de France. tratto dal sito Quotidiano del Canavese
Il Canavese conferma la sua vocazione per il ciclismo e presenta la sua candidatura, a Parigi, per le prossime tre edizioni del Tour. In particolare, protagonista della possibile tappa piemontese (con i ciclisti che sforerebbero in Italia per passare anche da Torino), sarà Ceresole Reale. L’arrivo, Il piccolo Comune della valle Orco ha presentato la candidatura ufficiale per ospitare l’arrivo di una tappa. Arrivo che, tra l’altro, «sforerebbe» in Valle d’Aosta, al colle del Nivolet, quota 2600 metri.
Lo ha annunciato ieri mattina il sindaco di Ceresole Reale, Andrea Basolo, durante l’evento con la campionessa olimpica di sci Stefania Belmondo: «Ci lavoriamo da tempo. Potrebbe essere una grande occasione per tutto il territorio». La carovana del Tour attraverserebbe Torino e la zona del Canavese (già protagonista, l’anno scorso, di due tappe del Giro d’Italia). Poi su fino a Ceresole Reale. «Occorrerà sinergia sul territorio e tanta buona volontà – dice il sindaco di Rivarolo, Alberto Rostagno – ma la candidatura è piaciuta moltissimo».
Due gli elementi chiave pro-Ceresole: l’arrivo a 2600 metri (record di quota per una tappa) e l’omaggio a Maurice Garin che nel 1903 vinse il primo Tour della storia. Un italiano naturalizzato francese, nato in Valle d’Aosta ma originario proprio del Canavese. La candidatura di Ceresole è stata presentata per il triennio 2016-2018. Ogni prossima edizione, insomma, potrebbe essere quella buona. E il Tour potrebbe avere una ricaduta economica e turistica sul Canavese davvero notevole visto che il Tour de France è la corsa ciclistica più seguita al mondo.
