Ceresole: Sfida da leggenda, vittoria nepalese nel Royal Ultra Sky Marathon Gran Paradiso

Una domenica straordinaria, che ha visto protagonisti più di trecento uomini e donne dalla resistenza davvero speciale.
tratto da La Sentinella del Canavese di Danilo Glaudio
Alla fine è stato un nepalese a tagliare per primo il traguardo di Ceresole nella prova mondiale (ce ne sono solo tre in tutto il 2017) dello Sky runner word series, categoria sky estreme.

Sulle sponde del lago di Ceresole è emerso Bhim Bahadur Gurung (Trail running Nepal) uno dei grandi favoriti della vigilia che nella parte finale della gara è riuscito a staccare tutti, dopo 55 km di fatica.

Per questa edizione, con l’organizzazione curata dal Baltea Runner, un nutrito pubblico si è assiepato sia all’arrivo che al passaggio dei concorrenti lungo il lago di Ceresole, Oltre a tutte le autorità presenti, c’era anche la banda dei bersaglieri di Biella e quella della Marina militare di La Spezia che facevano da cornice all’arrivo dei concorrenti.

Era la settima edizione del Royal Ultra Sky Marathon Gran Paradiso (dedicata al Duca degli Abruzzi), con più di 300 atleti che hanno preso il via dal lago del Teleccio per affrontare i 55 chilometri con oltre quattromila metri di dislivello. Le altre due gare della coppa del mondo in Norvegia il 5 agosto e in Scozia il 17 settembre. Presenti atleti di trenta Paesi diversi.

Gugung ha terminato la propria fatica in 6 ore, 41 minuti e 24 secondi, staccando i primi inseguitori di oltre dieci minuti. Il secondo e terzo classificato arrivano distanziati di un solo minuto: piazza d’onore allo svedese Andrè Jonsonn davanti allo spagnolo Pere Auriel Bovè. Il primo italiano è soltanto nono. Si tratta del pinerolese Manuel Bortolas (Podistica Torino), che ha impiegato 7 ore 32 minuti e nove secondi.

In campo femminile prima è giunta la spagnola Maite Maiora che ha terminato la sua fatica con il tempo finale di otto ore, cinque minuti e ventotto secondi. Ha messo dietro di sè molti uomini, visto che si è piazzata diciottesima assoluta, ed ha preceduto di trentadue minuti la statunitense Katie Schide, mentre terza è giunta la russa Ekaterina Mityaeva a quarantatre minuti. Da segnalare che al quinto posto è giunta la guardia parco volante di Ceresole Reale, unica atleta che ha corso tutte le edizioni della corsa, Raffaella Miravalle (Gran Paradiso Valli Orco) che ha terminato con il tempo di 9h 03’ 10”.

Invece nel Roc Sky Race (percorso ridotto di 31 km), che è giunta alla sua quarta edizione, arriva il successo italiano con Luca Carrara (Team Mammut). Termina la gara con il tempo di tre ore, 30’ e 45”. Alle sue spalle, molto staccati, due francesi, secondo Emmanuel Ranchin ( e terzo Nicolas D’Oliveira). Anche qui ottimo risultato di un canavesano: il fornese Paolo Pescetto portacolori della Libertas, si è infatti piazzato quarto in 4 ore 03’ 38”.

In campo femminile ottima gara della giovanissima (diciotto anni) di Settimo Torinese Cecilia Basso (Atletica Settimese) che vince in quattro ore ventisei minuti e ventisette secondi, staccando di quasi venti minuti la lombarda Cecilia Arrigoni (Bergamo Stars). Anche qui ottime prove delle canavesane: sesta Silvia Borgesio (Dora Baltea) in 5h 26’ 17”, settima Nadia Furlanetto (Durbano Gas Energy Rivarolo) in 5 ore 47’ 26”.

Tra i presenti anche l’assessore regionale allo sport Giovanni Ferraris, che ha sottolineato l’importanza di questa gara, sottolineando tutto il lavoro che è stato fatto per far conoscere il parco del Gran Paradiso. Ha rimarcato la soddisfazione di vedere il risultato agonistico con il quinto posto dell’atleta di casa, Raffella Miravalle.

Danilo Glaudo