Buongiorno, sono un albero pubblico! – Il senso del tempo, il senso della vita! – Il possesso che ci possiede – Le notizie contraffatte – Il Calendario dell’Avvento…LE PAGINE DI GIORGIO CORTESE

Buongiorno, sono un albero pubblico!
Buongiorno a tutti sono un albero pubblico, si avete capito bene uno di quei alberi che periodicamente subisce delle potature radicali, vere e proprie amputazioni, intanto poi pensano che ricacci di nuovo dei nuovi rami. Mi ritengo fortunato perché fino ad ora non mi hanno mai tagliato alla base. Molti miei simili subiscono questa atroce sorte perché dicono che sono malati! Beh io non sono un esperto agronomo, sono alto si, ma non ho mai studiato nelle alte scuole. Dove mi trovo vedo passare sotto le mie fronde frotte di studenti vocianti d’inverno, teneri fidanzati in primavera, esclamazioni giocose dei bambini d’estate e pensierosi pensionati in autunno. Ma quello che so è che noi alberi produciamo eco servizi dal valore inestimabile, che sono:: aria, ombra, frescura, varietà estetico-paesaggistica, riparo e difesa contro l’inquinamento, e poi come detto prima favoriamo la socialità nell’ambiente urbano di Voi umani. Ma Voi lo sapete che i miei fratelli nel parco pubblico qui vicino, che sono veramente grandi sono in grado di fornire abbastanza ossigeno per 10 persone, assorbire dai 7 ai 12 Kg di emissioni di CO2 all’anno e riescono con le loro superbe chiome a ridurre l’inquinamento acustico e ambientale. Noi alberi pubblici siamo importanti perché possiamo fare risparmiare a Voi umani fino al 10% del consumo energetico grazie alla nostra capacità di mitigare il clima. Cari umani, capisco le Vostre ragioni se siamo ammalati diveniamo per Voi un pericolo ma Vi prego non agite avventatamente e se veniamo abbattuti sostituiteci subito, piantumandone di nuovi, im pieghiamo decenni per riprendere le dimensioni di quelli abbattuti prima, per favore non trattateci come manufatti inanimati, come pali della luce! Noi siamo utili per Voi per la Vostra salute, anche se non abbiamo il diritto di voto per scegliere i nostri rappresentanti, per favore rispettateci!
Favria 27.11.2018 Giorgio Cortese

Ritengo la falsa indignazione è la più ripugnante forma d’ipocrisia.

Il senso del tempo, il senso della vita!
Il senso del tempo è un’affermazione così abusata da risultare noiosa, un luogo comune che si ripete distrattamente. Come tutti luoghi comuni, anche questo però nascondere una verità. Basta riflettere sui nostri idee di tempo e di storia per renderci conto. Viviamo immersi nel tempo, niente è più angosciante, per gli uomini, della prospettiva di una vita senza senso. Che cos’è il tempo? Qual è il senso della vita senza senso? Qual è il senso di una storia senza senso che cos’è il tempo qual è il senso della vita senza tempo.. Quale è il senso della storia umana, di tutti gli uomini insieme e di ciascuno e due dual mente preso nel cammino millenario che stiamo compiendo? Ci deve essere un senso: è una convinzione diffusa che agisce sotto traccia in separata inestirpabile. Ci deve essere un senso nelle nostre azioni e questo senso alla fine si chiarirà, quando il brutto anatroccolo diventar un cigno pronto a volare. E lo schema cristiano. Il tempo è una linea retta, passato presente e futuro, che procede verso una meta, la fine dei tempi, il paradiso e l’inferno che da valore a tutto il percorso rivelando il senso della nostra storia: che la nostra storia aveva un senso . Non importa se il paradiso non è più ambito da chi ha prtso il senso della fede, potrebbe essere la città comunista di Marx o il mondo tecnologico che ci promettono il tecnici dei soci di Apple o di Tesla. La struttura però è la stessa. Effetti gli antichi avrebbe nutrito qualche perplessità sulle nostre attuali convinzioni sulla pretesa che tutti i tagli prima e dopo se ricomporranno in un unico disegno che dà senso giustifica tutto. Forse come esseri umani ci dovremmo interrogare se gli esseri umani sono al centro della scena rimettendo tutta nella giusta prospettiva per integgogarci di quello che oggi accede, la guerra e la pace, l’odio e l’amore lo spettacolo barbaro dell’umanità rinunciando a cercare sensi interiori più profondi che non si vedono e non è detto che non ci siano. Una visione di cose visibili non è un atto di speranza e di fede nelle cose invisibili non c’è la storia per gli antichi ma tante storie a provare che uomini e donne che lavorano combattono da millenni contro le difficoltà inseguendo sogni e desideri come nel palazzo di Atlante dell’Orlando furioso. Questo risultato è il tempo un intreccio continuo di vite che si incontra uno scontrano, si separano si avvicinano, in un movimento vorticoso e mai lineare e alla fine indecifrabile. C’è qualcosa di straziante nel tempo che tutto cancella, nella consapevolezza che in fondo tutto quello per cui siamo pronti a lottare destinato è cadere nel silenzio. Questa ossessione del tempo restringe la visuale punta solo su alcune vicende, e dimentica il tempo del mondo intorno a noi un mondo che non procede in linea retta, ma che si ripete continuamente il momento ciclico, dentro e fuori di noi. Il giorno e la notte, l’estate d’inverno rotazione delle stelle e la circolazione del sangue, la vita e la morte. Questo tempo circolare non è la natura soltanto di come se non fosse altro da noi è parte della nostra esperienza, scandisce la nostra attività quotidiane,. La storia, quello dei presunti Grandi che cambiano il mondo, è un evento marginale rispetto al mondo, perché dovrebbero essere meno importante la loro rispetto alla vita di un operaio o di un contadino. Del resto il nostro mondo si sta spegnendo, perché si stanno spegnendo la morale è la spiritualità della nostra civiltà . Manca sempre di più il senso del dovere verso lo Stato il “munus” verso la “res pubblica”. Ma personalmente non perso la speranza e la fiducia che questa nostra civiltà ha tanto da dare da crescere e allora tutti ci dobbiamo impegnare per un mondo migliore , anche questo è ‘il senso della vita nel tempo.
Favria 28.11.2018 Giorgio Cortese

Quando Dio distribuiva la coerenza, certe persone stavano ordinando un decaffeinato senza zucchero con un bombolone alla crema

Il possesso che ci possiede
L’elemento n 79 della tavola periodica è più di un semplice elemento, è l’oro!Nella vita si sa chi possiede è anche posseduto. 150 anni fa, John Ruskin ebbe a raccontare di un tizio che si imbarco sul naviglio e prima di partire vendette tutti i suoi possedimenti, li permuto in monete d’oro e li mise in una borsa. La nave incontro però una tempesta e i passeggeri dovettero cercare di mettersi in salvo. Il tizio si legò la borsa in vita e si gettò in acqua. Naturalmente andrò a fondo. Si chiese Ruskin:”Mentre era trascinato negli abissi, quell’uomo possedeva forse il suo oro? O era piuttosto l’oro che possedeva lui?”Questa era l’impressione che va al cuore del problema, come è possibile che questo metallo, in chimica denominato banalmente Au, abbia affascinato senza limiti e spesso portato la follia l’umanità ? Che segreto è nascosto in quel giallo luccicante per cui non ne può fare a meno sia l’avido che l’innamorato ed i potenti della terra? Forse non c’è spiegazione vera.Certo, è bello, l’oro pare abbia affascinato fin dagli albori dell’umanità. Certo è duttile e malleabile e se ne possono fare ogetti e monili. È certamente alla moda, anzi cool, e lo sapevano e li sanno i re e le regine. Quando tutto sembra perdere valore non resta che l’oro. Pensate che in inglese si chiama Gold quasi simile al lemma God, Dio. L’oro assume di volta in volta il ruolo di dio o di diavolo, le persone arrivano ad uccidere per il suo possesso,ma e’ solo un metallo, come il rame e lo zinco nella tavola di Mendelev. Mi fomando perché nelle leggende si narra che in fondo all’arcobaleno c’è una pentola. d’oro e non di rame? Perché l’oro ci possiede maè’ anche libertà ! Il metallo giallo in tutto il mondo da sicurezza, un bene rifugio a differenza delle banconote. Pensate le prime monete d’oro furono coniate da Creso re Midia e da lì il mito. Le banconote, oggi, non sono più nel regime Gold Standard, la convertibilità delle banconote con il biondo metallo fu tolta dal presidente americano Nixon nel1971. Oggi le valute sono ancora Flat Money, emesse e garantire dai governi che hanno ancora delle riserve aurifere nei loro forzieri. L’era dell’oro non e’ finita. Secondo Warren Buffet nel mondo ci sono circa 190.000 tonnellate estratte, tonnellata più o meno. Certo ci sono le criptovalute che avanzano, ma chi le sostituisce con l’oro e fuori dal controllo dei governi? E poi che le metterebbe al dito o al collo?
Favria 29.11.2018 Giorgio Cortese

Nella vita uno è onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero

Le notizie contraffatte
Le notizie contraffatte o se preferite le fakes news pare che grazie a loro se Trump è diventato, secondo molti analisti, presidente di Stati Uniti. Grazie a loro alle notizie false che molti sono convinti che richiedenti asilo facciano una vita nababbi in alberghi di lusso a cinque stelle. Sempre grazie a loro c’è chi crede all’esistenza delle sirene e alla terra piatta. Cosa sono? Le fake news, notizie contraffatte, inventate diffusa ad arte per un profitto che, in genere, e di tipo economico politico. Ma attenzione, non sono stati inventate oggi, pensate che gli Efori, i magistrati dell’antica Sparta, fu sufficiente una lettera falsa per liberarsi dell’odiato generale Pausania nel 46 9 a.C. Come falsa era la donazione di Costantino del 1440, dove Costantino I concedeva Roma e la sua giurisdizione civile al Papa, un falso storico, scoperto dall’umanista Valla. E che dire della famosa frase: “se non hanno pane, che mangiano delle brioche, detta al popolo affamato della moglie da Maria Antonietta. Per poi passare alla falsa notizia del 21 febbraio 1814 quando sulla costa inglese si presentò un uomo in uniforme inglese annunciando che Napoleone era era stato ucciso e le guerre con Inghilterra contro erano finite. Appena la notizia pervenne a Londra la boesa ebbe un sussulto di crescita per l’entusiamo. Ma poi la notizia si venne a sapere che era falsa ed era stata inventata da uno speculatore, il parlamentare britannico Thomas Cochrane, per manipolare il mercato finanziario. E purtroppo le notizie false oggi viaggiano ancora più veloci grazie ad internet, ma se uno preferisce leggere la verità come può salvarsi? Dubitando sempre, ma non di quello che ho scritto!
Favria, 30.11.2018 Giorgio Cortese

Ogni giorno prima di parlare e dare un giudizio affrettato devo guardare, osservare e poi meditare.

Il Calendario dell’Avvento
Il Calendario dell’Avvento fu inventato da Gerhard Lang, un editore protestante, originario di Maulbronn, Germania, nel 1908. Allora in Germania c’era già l’usanza di aspettare la festa della nascita di Gesù facendo 24 piccoli pacchettini da scartare, uno al giorno, dal 1 dicembre al giotno di Natale. Ma Lang fece qualcosa in più, preparò un calendario con un disegno per ogni giorno. L’anno seguente introdusse il dettaglio delle finestrelle, dal cui interno spuntavano angeli o piccoli Gesù Bambino da ritagliare o assemblare. Successivamente arrivarono dolci e cioccolatini. Il calendario conquistò prima i Paesi protestanti, poi quelli cattolici. Negli anni dei regimi totalitari i calendari dell’Avvento vennero sfruttati dalla propaganda: durante il nazismo, dietro ogni finestra c’era un simbolo della “grande Germania”, mentre nella Repubblica democratica tedesca, durante la Guerra Fredda, al posto degli angeli potevano spuntare le sonde sovietiche, come lo Sputnik, o i cosmonauti come Jurij Gagarin.
Favria 1.12.2018 Giorgio Cortese

Gesù è nel cuore di ogni bambino… nei loro sorrisi brilla la sua divina gloria. Buon Natale!
giorgio1