20 luglio 2020, Santa Marghita: immagini da Servino e Fontana

Nonostante la bella giornata estiva, le attuali disposizioni per il contenimento del COVID 19 hanno ridotto notevolmente il numero dei fedelissimi che ogni anno sale per la festa di santa Marghita nel vallone di Servino   (Ronco).
Un discreto numero di persone ha comunque raggiunto la piccola chiesetta del villaggio, alpino per un attimo di raccoglimento, una preghiera alla santa Patrona oppure, per accendere anche solo un cero votivo.
Purtroppo  le attuali disposizioni impediscono oltre alla celebrazione della Messa all’infuori dalle chiese parrocchiali, anche ogni forma di assembramento.
Mi sembra  di constatare  il diffuso stato di smarrimento delle persone comuni, di fronte alla recenti ordinanze che  permettono, oltre al “grande calcio”, anche gli sport di contatto (vedi decreto n.82  della Regione Piemonte del 17 Luglio 2020).
Le nostre feste estive in valle, tuttora fortemente volute sia dai residenti sia dagli emigranti, a differenza della pianura Canavesana, possono compiersi solo in un periodo di tempo assai breve e costituiscono un patrimonio culturale e religioso profondamente radicato nelle nostre vallate alpine che  bisognerebbe evitare di smorzare. In ultima analisi, ritengo che l’ esistenza dei nostri piccoli santuari alpini insediati nelle nostre valli e resistenti da secoli, si mantengono grazie alle feste che ne permettono la manutenzione.
Credo quindi che usando le dovute precauzioni per ridurre l’attuale contagio da COVID 19, sarebbe necessario permettere anche la Messa nei nostri piccoli santuari alpini oppure, almeno la recita del Santo Rosario nel giorno della ricorrenza della festa Patronale.
Prima che sia troppo tardi!


DSC08407 [1280x768]